Il Patriarca russo-ortodosso Kirill arriva su Facebook
di Nina Achmatova
Nonostante le critiche a Internet, il leader della Chiesa russa sbarca sui social network nel tentativo di "rispondere al crescente interesse intorno alla sua persona".

Mosca (AsiaNews) - Il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill, sbarca su Facebook con una pagina personale, lanciata - secondo fonti interne alla Chiesa ortodossa - per rispondere al crescente interesse dell'opinione pubblica intorno alla sua figura. Da quando il leader religioso ha apertamente sostenuto la campagna elettorale di Vladimir Putin per il ritorno al Cremlino e ha condannato duramente la provocatoria performance del gruppo punk Pussy Riot - costata il carcere a tre membri della band - in Russia si è acceso il dibattito sul rapporto tra Stato e Chiesa, con quest'ultima critica per i suoi legami tropo stretti col potere politico.

"C'è un crescente interesse sul web per quello che fa il Patriarca e quello di Facebook è un passo avanti per incontrare gli utenti di Internet" ha spiegato a Reuters, sotto anonimato, una fonte interna alla Chiesa ortodossa. "Lo stesso Patriarca - ha aggiunto - usa la Rete per cercare informazioni". Il Patriarcato di Mosca ha un suo canale Youtube già dal 2010.

All'apice della cosiddetta "rivoluzione della neve", nata e diffusasi tramite i social network, Kirill aveva ammonito i russi di non fidarsi di Internet, strumento - a suo dire - in grado di "manipolare" le persone.

Nel suo profilo Facebook, il Patriarca è ritratto in preghiera durante una funzione religiosa. Nella pagina si posso trovare numerose immagini della gioventù, dei viaggi e degli incontri di Kirill, che sul social network ha raccolto in meno di 48 ore già 2.000 "mi piace".

All'inizio delle proteste di questo inverno contro Putin, il leader della Chiesa russo-ortodossa aveva chiesto alle autorità di aprirsi al dialogo, salvo poi benedire l'ex agente del Kgb, già tre volte presidente, come un "miracolo di Dio". Le critiche intorno alla sua figura sono cresciute negli ultimi tre mesi. Due scandali, relativi al possesso di un costosissimo orologio e di un prestigioso appartamento di fronte al Cremlino, hanno fatto parlare di uno stile di vita non adatto a un uomo di Chiesa. Per difendersi da una campagna diffamatoria, a suo dire messa in atto da "forze anti-russe", Kirill ha indetto a fine aprile una "giornata di preghiera in difesa della fede" che ha portato migliaia di persone davanti alla Chiesa di Cristo Salvatore, simbolo della rinascita religiosa in Russia dopo il crollo dell'Unione sovietica.