Re Abdullah: "Le elezioni, grande successo per gli iracheni"

Entro il 15 febbraio i risultati del voto di domenica. Dato definitivo del voto all'estero: 93,6%.


Amman (AsiaNews) – Il re di Giordania Abdullah II ha inviato le sue "cordiali congratulazioni" al popolo iracheno per le elezioni di domenica scorsa. "Penso che tutti siano molto contenti per l'affluenza alle elezioni di domenica" ha detto re Abdullah parlando alla Tv nazionale giordana. "Sembra che sia stato un giorno di grande successo per gli iracheni".

Intanto prosegue la conta dei voti degli iracheni all'estero: entro il 5 febbraio i funzionari dell'Organizzazione internazionale delle migrazioni (IOM) che hanno monitorato il voto invieranno i risultati definiti alla Commissione elettorale irachena nella sede centrale di Amman. I voti verranno schedati e inviati a Baghdad. Entro il 15 febbraio il governo iracheno farà conoscere i risultati definitivi delle elezioni.

Un funzionario della IOM, che ha voluto mantenere l'anonimato, ha dichiarato ad AsiaNews  che sono "poco probabili" errori nelle operazioni manuali di spoglio, e che se essi avverranno, "saranno simili a quelli di ogni altra elezione nel mondo". Il funzionario ha inoltre riferito che le urne contenenti le schede sono controllate "giorno e notte", e che sono state approntate tutte le misure di sicurezza, sia in Iraq che all'estero, per prevenire ogni sorta di incidenti. La IOM ha speso oltre la metà dei 92 milioni di dollari del suo budget per assicurare la sicurezza dell'appuntamento elettorale. Sconosciuti hanno minacciato di morte dirigenti dell'IOM impegnati negli scrutini ad Amman.

Il Programma per il voto degli iracheni all'estero ha diffuso i dati definitivi dell'affluenza alle urne nel 14 paesi dove gli emigrati iracheni hanno votato tra venerdì e domenica scorsi: i votanti sono stati 265148, pari al 93,6% degli iscritti alle liste. La percentuale più alta è stata registrata in Turchia (96,5%), seguita dall'Olanda (96,2%) e dal Canada (95,9%). Il gruppo più numeroso di elettori è stato quello in Iran, dove 56.568 persone hanno espresso la loro preferenza (92,9% degli elettori). (ID)