Andhra Pradesh: No al 4,5% di posti riservati per cristiani e musulmani poveri
di Nirmala Carvalho
A dicembre 2011 il governo centrale aveva proposto quote specifiche per le minoranze religiose delle Other Backward Classes (Obc). Per l’Alta corte dello Stato è una violazione della laicità dell’India. Presidente Global Council of Indian Christians (Gcic): “Solo un’ulteriore discriminazione per i dalit cristiani e musulmani”.

Mumbai (AsiaNews) - L'Alta corte dell'Andhra Pradesh rigetta una proposta del governo centrale dell'India, che impone di riservare alle minoranze religiose delle Others Backward Class (Obc) il 4,5% di posti in scuole statali e istituti pubblici. Secondo il tribunale dello Stato, la proposta del governo dell'Unione viola le credenziali laiche del Paese, perché si basa su motivazioni religiose. Per legge, alle Obc (categoria di persone considerate inferiori da un punto di vista economico e sociale, ndr) spetta il 27% di posti nel settore pubblico.

Il 21 dicembre 2011, il governo centrale ha emesso una nota in cui chiedeva agli Stati di riservare il 4,5% della quota complessiva alle minoranze religiose, per lo più cristiani e musulmani. Le Obc si distinguono dalle Scheduled Caste (Sc, dalit o "fuori casta") e dalle Scheduled Tribe (St, indigeni tribali): l'appartenenza a queste categorie non dipende dalla fede religiosa, ma da fattori sociali, economici ed educativi radicati nel tempo.

Secondo Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), la motivazione dell'Alta corte è solo "un altro modo per discriminare ed emarginare i dalit cristiani e musulmani", che in Andhra Pradesh rientrano anche nelle Obc. In India, l'art. 3 della Costituzione sulle Sc riconosce diritti e facilitazioni di tipo economico, educativo e sociale solo ai dalit indù, buddisti (dal 1956) e sikh (dal 1990).