Tokyo, il premier sacrifica 5 ministri per la riforma fiscale
Il rimpasto di governo imposto da Yoshihiko Noda permetterà al governo di alzare le imposte sui consumi, una manovra necessaria per cercare di tamponare l’enorme debito estero. Da una tassa del 5%, il primo ministro nipponico vuole arrivare a 10 entro questo decennio.

Tokyo (AsiaNews) - Il premier giapponese Yoshihiko Noda ha portato a termine l'ennesimo rimpasto di governo, sostituendo 5 dei 18 ministri in modo da poter ottenere il sostegno dell'opposizione alla sua riforma fiscale. Lasciano i ministri della Difesa e dei Trasporti, Naoki Tanaka e Takeshi Maeda, che avevano ricevuto la censura in aprile della Camera alta del parlamento controllata dall'opposizione.

Il nuovo ministro della Difesa è Satoshi Morimoto, 71enne professore universitario che diventa il primo capo dell'esercito giapponese non parlamentare: si tratta di un tentativo del governo di calmare le posizioni cinesi e coreane riguardo i vari conflitti marittimi che negli ultimi mesi agitano le cancellerie delle potenze asiatiche.

La necessità di un intervento in materia fiscale è stata più volte sollecitata dagli organismi internazionali, come il Fondo monetario internazionale e l'Ocse: la terza economia mondiale ha infatti un'aliquota fiscale sui consumi di appena il 5%, una quota che Noda mira a raddoppiare entro il decennio per tamponare l'enorme debito pubblico.

L'agenzia Fitch vede infatti tale parametro salire al 239% del Pil entro quest'anno, e per questa ragione di recente ha abbassato il rating nipponico. Si prevede che entro il 2013 il debito pubblico giapponese salirà a circa 937 mila miliardi di yen. Il rimpasto, ha dichiarato il premier, "è stato pensato per rafforzare il governo. Non permetterò a nessuno di sconfiggere queste riforme, farò del mio meglio per assicurarmi che passino".