Colombo (AsiaNews) - Navi Pillay, Alto commissario per i Diritti umani delle Nazioni Unite, vuole incontrare i srilankesi che hanno testimoniato per la Lessons Learnt and Reconciliation Commission (Llrc), commissione voluta dal presidente Mahinda Rajapaksa per indagare sulle fasi finali della guerra civile. Lo rivelano fonti interne al ministero per gli Affari esteri dello Sri Lanka. Tuttavia, molti membri del governo sarebbero contrari a questa visita, ritenuta un atto di sfiducia nei confronti del lavoro della Llrc. In realtà, l'ufficio della Pillay non ha ancora formulato una richiesta ufficiale. Se essa dovesse arrivare, Colombo potrebbe proporre il coinvolgimento di ong locali, per fare da mediatori nelle discussioni.
Alla fine del 2011, la Llrc ha pubblicato un rapporto, in cui si afferma che alcuni quadri delle Tigri Tamil (i ribelli delle Liberation Tigers of Tamil Eelam) sarebbero scomparsi nel nulla subito dopo essersi arresi. La Pillay vorrebbe avere dei colloqui con quanti hanno testimoniato in merito alle sparizioni, per approfondire la questione.
Durante una recente visita negli Stati Uniti di G.L. Peiris, ministro srilankese degli Affari esteri, il segretario di Stato Usa Hillary Clinton ha chiesto a Colombo di garantire pieno sostegno all'Alto commissario Onu.
Gli Stati Uniti sono stati tra gli attori principali della risoluzione Onu sui presunti crimini di guerra commessi dalle forze armate dello Sri Lanka, durante le fasi finali della guerra civile. Approvata il 22 marzo scorso, la risoluzione chiede al governo di migliorare le raccomandazioni contenute nel rapporto Llrc e prendere "tutti i provvedimenti necessari" per assicurare giustizia, uguaglianza e riconciliazione per tutti gli srilankesi.