Jos (AsiaNews) - "I terroristi di Boko Haram vogliono provocare una guerra fra cristiani e musulmani, ma nessun musulmano nigeriano desidera questo". È quanto afferma ad AsiaNews, mons. Ignatius Ayau Kaigama, vescovo di Jos (Nigeria centrale), dove ieri un kamikaze si è fatto esplodere insieme alla sua auto davanti a una chiesa cristiana pentecostale ferendo 50 persone. Poco ore dopo a Biu (Nigeria del nord) un gruppo di estremisti ha aperto il fuoco in una chiesa protestante durante la celebrazione della messa, uccidendo una donna.
"In Nigeria - sottolinea il prelato - non è in atto una guerra fra cristiani e musulmani. La maggioranza della popolazione islamica è contro i terroristi di Boko Haram".
Subito dopo l'attentato di Jos, un gruppo di giovani cristiani usciti illesi dal crollo dell'edificio ha attaccato alcuni musulmani presenti nell'area dell'esplosione. Negli scontri sono morte sette persone. Il vescovo di Jos spiega che Boko Haram è formato da un piccolo gruppo di criminali fanatici che sponsorizza l'eliminazione di tutti i cristiani e i loro simboli per sostituirli con quelli dell'islam. Gli estremisti e i loro sostenitori utilizzano la religione per imporre al Paese la loro agenda politica ed economica basata sulla sharia. Per questa ragione attaccano chiese ed edifici religiosi cristiani che per il mondo musulmano rappresentano e i Paesi occidentali.
"Il governo - aggiunge il prelato - deve fare di tutto per proteggere i cristiani ed evitare nuovi attacchi, che seminano panico e morte fra la popolazione".
Dal 2009 il gruppo di Boko Haram ha realizzato numerosi attacchi contro chiese, scuole, stazioni di polizia ed edifici governativi nel nord della Nigeria, costati oltre 1000 morti. (S.C.)