Vescovi coreani per l'ambiente: Siamo operai che curano il giardino di Dio
di Joseph Yun Li-sun
Nell’annuale Messaggio per la giornata dell’ambiente, il vescovo di Suwon esorta la comunità cattolica: “La distruzione ecologica avviene ovunque nel mondo. Dobbiamo impegnarci per fermarla”.

Seoul (AsiaNews) - Tutta la comunità cattolica "deve assumersi la responsabilità della cura dell'ambiente, un dono di Dio che va trattato come tale. Dobbiamo impegnarci per costruire una nuova società che sia 'verde', per rendere il Signore orgoglioso di noi". Lo scrive mons. Mattia Ri Iong-hoon, presidente della Commissione episcopale Giustizia e Pace e vescovo di Suwon, nel Messaggio annuale per la giornata dell'ambiente.

Il messaggio si intitola "Siamo cooperatori di Dio, che coltivano e si prendono cura del Suo giardino". Nel testo si legge: "La distruzione ecologica avviene ancora oggi in ogni angolo del mondo. E questo porta alla totale abrogazione della relazione di cooperazione fra Dio e l'uomo. È arrivato il tempo che la comunità ecclesiastica prenda l'iniziativa e costruisca una 'civilizzazione verde'.

Il tema della salvaguardia dell'ambiente è molto caro alla Chiesa sudcoreana. Il Paese ha enormi risorse ecologiche e buona parte della popolazione vive a contatto con la natura soprattutto nel Sud, dove l'industria ittica rappresenta la fonte maggiore di lavoro. Per preservare l'ecologia nazionale, i cattolici sono impegnati in campagne di sensibilizzazione e di protesta contro progetti che mirano a sconvolgere gli equilibri naturali.

Secondo mons. Ri "tutti i membri della Chiesa si devono impegnare per costruire una civiltà verde, un sistema sociale che sia al servizio di tutte le creature. Il mondo attuale sarà cambiato in modo che Dio 'possa vedere quanto sia buono' (Ge 1,10). Abbiamo la responsabilità di prenderci cura di questo dono divino e dobbiamo unire i nostri sforzi. Dobbiamo essere la speranza per l'ecologia della Terra".