Annan annuncia un nuovo piano per la crisi siriana con la presenza di Teheran
L'inviato di Onu e Lega Araba è giunto ieri sera in Iran. Egli tenterà di convincere il principale alleato del regime di Bashar al-Assad a collaborare per una soluzione pacifica del conflitto. Le critiche dell'opposizione siriana, contraria al dialogo con il regime e i suoi alleati.

Damasco (AsiaNews) -  Kofi Annan, inviato internazionale per Onu e Lega Araba, annuncia d'accordo con il presidente Bashar al-Assad, un nuovo piano da sottoporre ai ribelli per porre fine a 16 mesi di violenze. Oggi, l'ex segretario generale della Nazioni Unite sarà a Teheran, dove incontrerà Ali Akbar Salehi, ministro degli Esteri iraniano, per convincere il principale alleato di Damasco a collaborare a una soluzione diplomatica del conflitto.

In questi mesi Annan, ha tentato più volte di coinvolgere l'Iran nelle trattative, nonostante l'opposizione di Stati Uniti, Europa e ribelli siriani. Il Consiglio nazionale siriano (Cns), ieri ha criticato la missione del diplomatico definendola un "fallimento" e chiedendo ancora una volta un intervento deciso della comunità internazionale, anche armato, per fermare bombardamenti e scontri.

Il nuovo piano dell'inviato di Onu e Lega Araba proposto lo scorso 30 giugno a Ginevra prevede in accordo con regime e ribelli, la creazione di condizioni di sicurezza per permettere un cessate il fuoco e la libertà di movimento per agenzie umanitarie. Sul fronte diplomatico l'ipotesi è la formazione di un governo di coalizione con membri dell'opposizione e dell'ex regime, rispettando la sovranità nazionale siriana. Tuttavia, in molti pensano che sarà quasi impossibile applicare il piano anche con l'aiuto di Teheran. Free Syrian Armi (Fsa) e Cns rifiutano qualsiasi soluzione che preveda accordi o contatti con il regime e da mesi invocano un intervento armato stile Libia.

Intanto, l'esercito continua a bombardare la roccaforte ribelle di Qusayr. Ieri decine di civili sono morti e centinaia sono stati costretti a fuggire dalle loro abitazioni. Immagini diffuse su internet dai ribelli mostrano diversi bambini feriti. Combattimenti si sono registrati anche a Damasco e Aleppo, dove la guerra non risparmia nemmeno i quartieri centrali della città.