Russia, proposta di legge per maggiore controllo sul volontariato
di Nina Achmatova
Dopo la legge sulle Ong, si prepara un testo che obbliga i volontari a firmare un accordo con organizzazioni caritatevoli prima di poter lavorare sul campo. Esperti: il Cremlino preoccupato di un movimento che cresce in modo spontaneo.

Mosca (AsiaNews) - Mentre continuano a ingrossarsi le fila dell'esercito di volontari che da tutta la Russia si dirige a Krymsk, la città più colpita dalle inondazioni del 6 luglio, le autorità stanno studiando una nuova legge che per la prima volta dia a volontari uno status legale. Gli attivisti per i diritti umani, però, sono allarmati: l'iniziativa, a loro dire, mira solo a porre un movimento spontaneo sotto lo stretto controllo del Cremlino, che già ha con una recente legge ha inasprito la stretta sulle Ong, finanziate dall'estero.

Gli incendi estivi del 2010, i brogli elettorali a dicembre, le demolizioni indiscriminate di edifici storici a Mosca e in ultimo le inondazioni nella regione di Krasnodar (oltre 170 morti), sono solo alcuni degli eventi che negli ultimi due anni hanno mobilitato un inaspettato numero di volontari, impegnati a supplire alle mancanze e inefficienze delle autorità locali e centrali, soprattutto in momenti di emergenza. Mosca guarda a un movimento vasto e trasversale, che raccoglie consensi in ogni strato della società, come a un potenziale fattore di "destabilizzazione". Lo aveva ammesso senza mezzi termini lo stesso sindaco di Krymsk all'indomani del disastro, quando sono iniziati ad accorrere nella città meridionale centinaia di russi.

Secondo dichiarazioni del deputato d'opposizione Ilya Ponomarev, la Camera pubblica russa sta redigendo una bozza di legge in cui i volontari sono obbligati a firmare accordi di cooperazione con un'organizzazione che si occupi di azioni caritatevoli e con le autorità locali. Il disegno di legge mira, ufficialmente, a "tutelare i volontari", prevedendo che siano le singole organizzazioni a garantire loro trasporti, pasti e sistemazione. Secondo Ponomarev, però, la nuova legge potrebbe comportare "seri problemi" ai volontari, con le autorità che potrebbero ostacolarli perché non vogliono che si diffondano informazioni di prima mano soprattutto da luoghi di disastri in cui potrebbero esserci responsabilità del governo. La bozza di legge dovrebbe essere presentata in agosto e poi discussa dalle camere nella sessione autunnale, riferisce il giornale Moskovskiye Novosti. Attualmente non ci sono norme che regolino il volontariato.

"E' l'inferno", ha commentato su Twitter il fotografo e famoso attivista Dmitry Aleshkovsky. Non è d'accordo Alexei Mukhin, capo del Centro per le tecnologie politiche. "Si tratta di una decisione pragmatica e non politica - ha sottolineato l'esperto, vicino alle posizioni del Cremlino - le azioni dei volontari vanno regolate per evitare conflitti tra loro, gli operatori dei soccorsi e le agenzie governative".

Per Grigory Kuksin, di Greenpeace Russia, è troppo presto per giudicare ma "a quanto emerge per ora, la proposta di legge sembra eccessiva e non necessaria". L'attivista, in prima fila nel coordinare i volontari durante gli incendi del 2010, teme che "le autorità vogliano un maggiore controllo sui volontari, che sono ben organizzati e vedono quello che succede realmente nel Paese".