Uno “sconosciuto” è il nuovo capo dell’esercito nordcoreano
Kim Jong-un nomina Hyon Yong-chol al posto del rimosso Ri Yong-ho. Sconosciuto ai più, ha raggiunto anche il grado di vice maresciallo nonostante sia stato nominato generale soltanto nel settembre del 2010: insieme a lui venne promosso anche l’attuale dittatore, che continua nella sua manovra per prendere in mano il potere.

Seoul (AsiaNews/Agenzie) - A meno di un giorno dall'annuncio della rimozione di Ri Yong-ho dalla guida dell'esercito nordcoreano "per motivi di salute", il regime guidato da Kim Jong-un ha nominato il suo successore. Si tratta di Hyon Yong-chol, che come nuovo capo di Stato Maggiore dell'Esercito ha raggiunto la carica di vice maresciallo. L'unico maresciallo del Paese è il dittatore, figlio del defunto "caro leader" Kim Jong-il.

La decisione, secondo quanto riferito dall'agenzia ufficiale Kcna, è stata presa dalla Commissione militare centrale e dalla Commissione nazionale di Difesa ed ha sorpreso molti analisti: Hyon è divenuto generale soltanto nel settembre del 2010 e non ha una carriera di vicinanza ai vertici del regime.

Tuttavia, la sua è stata fortemente voluta dal leader Kim Jong-un e rientra nel suo piano di prendere in pieno il controllo dell'enorme potere dei militari in Corea del Nord. In occasione della promozione di Hyon a generale, infatti, con lui vennero nominati anche lo stesso Jong-un e la zia, Kim Kyong-hui, che ha assunto il ruolo di tutrice del nipote. Questa circostanza potrebbe spiegare il perché della decisione a suo favore.

Secondo la Juche, la dottrina autarchica e militarista del padre della patria Kim Il-sung, soldati e contadini sono l'ossatura del Paese. Il figlio Jong-il ha lanciato nel 2000 la campagna "prima l'esercito", che prevede il meglio del poco a disposizione per i militari, e ha esortato il figlio a seguirlo sulla strada del controllo del potere attraverso le armi. Nonostante sia sempre in bilico con il crac economico, la nazione mantiene uno degli eserciti permanenti più numerosi del mondo in proporzione alla propria popolazione.