Mons. Capalla: The Passion, strumento per vivere bene la Quaresima
Il presidente dei vescovi filippini: Il film di Gibson è un potente aiuto per evocare il dolore causato dal peccato.

Manila (AsiaNews) – Le pratiche penitenziali della Quaresima devono aiutare i cattolici a "comprendere la malizia del peccato" per arrivare a "pentirsi e evocare" quel dolore che porta alla confessione. Lo scrive mons. Fernando Capalla, arcivescovo di Davao e presidente della Conferenza episcopale filippina, nel messaggio per la Quaresima che inizia oggi.

Il vescovo sottolinea i duplice effetto che la Quaresima può produrre: "la trasformazione della vita personale" e il "rinnovamento della società". Ma entrambi gli effetti partono da un "risveglio" che è appunto il pentimento. Per giungere a questo oltre ai gesti abituali - come la via crucis, la preghiera, la meditazione delle Scrittura, le mortificazioni e il digiuno –, mons. Capalla invita i fedeli a "vedere di nuovo e ancora una volta" il film La Passione di Cristo di Mel Gibson. Anche se è "fragile una rappresentazione umana della sofferenza di Cristo", il film di Gibson resta – secondo mons. Capalla - "un potente aiuto per suscitare la tristezza" causata dal peccato e che conduce alla confessione sacramentale.

Ma il periodo in preparazione alla Pasqua - sottolinea mons. Capalla - deve anche condurre a "sperimentare la misericordia e il perdono di Dio": "Il Signore ha abbracciato i nostri peccati nel suo corpo sofferente. E anche se il peccato lo ha portato alla morte, egli lo ha sconfitto risorgendo a nuova vita".

Solo sull'esempio di Gesù – conclude il vescovo – è possibile "privarci di quei piaceri che indeboliscono lo spirito, e preferire Dio sopra tutto e tutti". In questo modo si diventa "un altro Cristo, una nuova creazione: questo è ciò che ci insegna la Pasqua e ciò a cui deve portarci la Quaresima". (LF)