Colombo approva un piano su profughi di guerra ed ex Tigri Tamil
di Melani Manel Perera
Lo Sri Lanka risponde alle richieste delle Nazioni Unite, formulate nella risoluzione sui presunti crimini di guerra commessi dall’esercito nel 2009. Il Piano d’azione nazionale riguarda anche la demilitarizzazione del nord dell’isola.

Colombo (AsiaNews) - Il governo dello Sri Lanka presenterà "a breve" il Piano d'azione nazionale (Pan), provvedimento richiesto dal Consiglio dell'Onu per i Diritti umani per risolvere i problemi generati dalla guerra civile. Tra i più urgenti: le migliaia di profughi ancora senza una casa (Internally Displaced People, Idp); il reinserimento in società degli ex ribelli (Tigri Tamil); la demilitarizzazione del nord. G L Peiris, ministro degli Affari esteri, ne ha dato l'annuncio ieri in una conferenza stampa congiunta con Lalith Weeratunga, segretario del presidente Mahinda Rajapaksa.

Il 22 marzo scorso, il Consiglio per i Diritti umani delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione sui presunti crimini di guerra commessi dalle forze armate dello Sri Lanka nel 2009. In particolare, il provvedimento Onu chiedeva al governo dello Sri Lanka di migliorare le raccomandazioni fatte nel rapporto della Lessons Learnt and Reconciliation Commission (Llrc), commissione voluta dal presidente Rajapaksa per indagare sulle ultime fasi della trentennale guerra civile.

Riguardo ai profughi, Peiris ha dichiarato che "già 297mila Idp sono stati reinsediati", non solo "dal punto di vista fisico", ma anche "in tutti gli aspetti fondamentali della vita, a cominciare dal lavoro". Per quanto riguarda la demilitarizzazione, "le zone ancora classificate come 'aree ad alta sicurezza' lo sono solo dal punto di vista nominale". Più "delicata" la questione degli ex ribelli tamil, arresisi alla fine del conflitto. "Il governo - ha sottolineato - li ha sottoposti a un programma di recupero e riabilitazione, per reinserirli nella società in modo dignitoso. Abbiamo completato quasi il 90% di questo lavoro".