Le arciere coreane sono fenomenali “perché sanno cucinare il kimchi”
di Joseph Yun Li-sun
Un gruppo di sociologi dell’università di Seoul festeggia il settimo oro consecutivo (il primo fu a Seoul nel 1988) del team di tiro con l’arco femminile con una teoria bizzarra: “Le donne coreane affettano cavoli da secoli e usano bacchette più piccole di quelle del resto dell’Asia. Hanno mani e dita molto più sensibili”.

Seoul (AsiaNews) - La performance stellare delle arciere coreane alle Olimpiadi di Londra "deriva dal patrimonio genetico di generazioni di donne che hanno passato molto tempo a preparare il kimchi e dall'uso delle bacchette coreane, più piccole e sottili rispetto a quelle cinesi". È la tesi di alcuni sociologi coreani per spiegare l'ennesima vittoria del team nazionale, che ha vinto l'oro a squadre per la settima edizione consecutiva dei Giochi. La prima fu proprio quella di Seoul '88.

Secondo un docente universitario "le donne coreane sono eccezionali in sport come il tiro con l'arco e il golf perché hanno una sensibilità maggiore nelle mani e nelle dita. Questa nasce da generazioni di donne coreane che, attraverso il metodo tradizionale, hanno preparato per anni il tradizionale piatto a base di kimchi".

Il kimchi, noto anche come gimchi o kimch'i, è un piatto tradizionale coreano fatto di verdure fermentate con spezie e aceto. Fa parte della dieta nazionale da secoli, e per prepararlo serve un'altissima precisione nel taglio degli ingredienti, che devono essere ridotti in listelle identiche tra loro per permettere la maggiore fermentazione possibile.

Oltre all'abilità culinaria, continua un sociologo dell'università di Seoul, "ha aiutato sicuramente la vittoria del nostro team l'uso delle nostre bacchette tradizionali. Quelle coreane sono diverse da quelle delle altre nazioni asiatiche che sono lunghe e di legno, facili da usare. Le nostre sono di acciaio, più piccole e sottili: richiedono molta più precisione".