E' morto il card. Paul Shan, grande evangelizzatore e costruttore di unità per la Chiesa in Cina
Era stato creato cardinale da Giovanni Paolo II. Ha sempre lavorato per la riconciliazione in Cina. Negli ultimi anni della sua vita, pur malato di cancro, non si è mai risparmiato per predicare la fede e l'evangelizzazione. Ricordo commosso del sacerdote continentale. Il ricordo di tutto il mondo cattolico cinese.

Taipei (AsiaNews) - E' morto oggi pomeriggio il card. Paul Shan Kuo-Hsi, sj, vescovo emerito di Kaohsiung. Era stato ricoverato il 20 agosto  all'ospedale di Gengxin a Tapei per una polmonite, ma dal 2006 lottava con una forma di cancro.  Aveva 89 anni (ma secondo la tradizione cinese, che conta i mesi nel grembo materno, avrebbe 90 anni). Fonti dell'AsiaNews da Pechino,  Hong Kong e dalla sua amatissima diocesi di Kaohsiung, raccontano che tutto il mondo cattolico cinese piange questo cardinale molto amato, che ha  dedicato alla sua vita per la riconciliazione e l'unità della Chiesa in Cina, da cui proveniva.  Lo scorso giugno aveva tentato di rivedere la sua terra, ma le autorità cinesi gli hanno negato il visto. Un sacerdote della Repubblica popolare cinese ricorda il card. Shan con commozione: "L'ultima volta che l'ho visto era l'anno scorso. Mi aveva parlato solo dell'unità e riconciliazione della Chiesa in Cina sottolineando l'inutilità di ogni conflitto. Lui si preoccupava della formazione dei sacerdoti e dei seminaristi del continente. Con immensa dispiacere, ma con grande fede, mi ha parlato del suo visto negato per un rientro in patria, ma lui con grande saggezza ha messo tutto nella mani di Dio".

Personalità molto attenta ai problemi della libertà religiosa in Cina e a Taiwan, il card. Shan ha sempre lavorato per ricucire i rapporti fra la Chiesa di Taiwan e quella della Cina; fra comunità ufficiali e sotterranee. Quando gli hanno scoperto il cancro, lui ha dato le dimissioni dalla diocesi di Kaohsiung, ma ha continuato a offrire ritiri, conferenze, promuovendo l'evangelizzazione sull'isola e in Cina. Il suo impegno di carità lo ha avvicinato anche al mondo buddista, Il prossimo ottobre, la Tzu Chi Foundation, la più grande organizzazione caritativa buddista a Taiwan, gli avrebbe conferito un premio.

Il presidente Ma Ying-jeou ha inviato condoglianze ai vescovi di Taiwan.

Secondo la biografia del Collegio Cardinalizio della Santa Sede, il card. Shan è nato il 3 dicembre 1923 a Puyang (oggi nell'Henan), in Cina (diocesi di Taming). Entra nella Compagnia di Gesù l'11 settembre 1946 a Pechino ed emette i primi voti il 12 settembre 1948 sempre a Pechino. Viene poi ordinato sacerdote il 18 marzo 1955 a Baguio, nelle Filippine, dal 1959 al 1961 compie il biennio del dottorato di teologia spirituale presso la Pontificia Università Gregoriana, a Roma. Dopo un periodo in Vietnam, nel 1976 è nominato vicario episcopale di Taipei. Il 15 novembre 1979 viene eletto vescovo di Hwalien. Il 14 febbraio 1980 riceve l'ordinazione episcopale e prende possesso della diocesi. Nel 1983 è incaricato per le celebrazioni del 400mo anniversario dell'arrivo in Cina di padre Matteo Ricci. Il 4 marzo 1991 viene nominato vescovo di Kaohsiung, e prende possesso della nuova diocesi il 17 giugno successivo. È stato relatore generale all'Assemblea speciale per l'Asia del Sinodo dei Vescovi, svoltasi a Roma dal 19 aprile al 14 maggio 1998. Si deve anche a lui il desiderio di invitare due vescovi della Cina al Sinodo, ai quali il governo cinese non ha dato il permesso di parteciparvi. Per tutto il tempo del Sinodo vi sono state due sedie vuote a ricordarli. Quello stesso anno, Giovanni Paolo II lo ha creato cardinale. Faceva parte della Commissione vaticana per la Chiesa in Cina.