Helmand, 17 civili decapitati dai talebani
Il gruppo si era incontrato per fare festa. Fra i possibili motivi dell'esecuzione: la "immoralità" della danza e della musica, o forse l'accusa di essere spie o alleati dei soldati Nato. Nella zona, feudo dei talebani, 10 soldati afghani sono stati uccisi in un attacco dei ribelli contro un posto di blocco. La regione di Helmand produce il 75% dell'oppio smerciato nel mondo.

Lashkargah (AsiaNews/Agenzie) - Personalità del governo afghani hanno dichiarato che i Talebani hanno decapitato 17 civili nella provincia di Helmand, nel sud del Paese. Fra i corpi ritrovati vi sono anche quelli di due donne. Il portavoce del governo, Daud Ahmadi, ha affermato che l'esecuzione è avvenuta ieri sera nell'area di Roshanabad, nel distretto di Musa Kala. Il gruppo dei decapitati si era riunito per ascoltare musica e assistere ad alcune danze. I corpi senza vita, scoperti questa mattina, presentano segni di battiture e colpi di armi da fuoco.

Finora non sono chiari i motivi dell'esecuzione. In passato i Talebani uccidevano perché musica e danze sono considerate immorali secondo il loro islam fondamentalista. Di recente nella zona di Helmand sono avvenute altre decapitazioni contro persone accusate di essere spie o alleati delle truppe straniere in Afghanistan.

Intanto, nella stessa provincia di Helmand, un attacco di almeno 200 Talebani ad un posto di blocco nel distretto di Washir, ha causato la morte di 10 soldati afghani. Altri quattro soldati sono feriti e cinque sono dispersi, forse fatti prigionieri. I soldati hanno ucciso 11 ribelli.

Altri due soldati stranieri (forse statunitensi) sono stati uccisi stamane da un soldato afghano nella provincia di Laghman. Il soldato, forse un talebano travestito, è stato poi ucciso dalle truppe Nato.

Helmand è la regione considerata un feudo dei Talebani e la zona dove si produce il 75% dell'oppio smerciato nel mondo.

Al momento in Afghanistan vi sono circa 130mila truppe Nato a combattere contro gli insorti, insieme a 350mila soldati afghani. Le forza Nato hanno programmato il ritiro dai combattimenti entro la fine del 2014, facendo restare solo alcuni gruppi per l'addestramento delle forze locali.