India, l’economia torna a crescere
Il Pil è aumentato del 5,5% negli ultimi tre mesi, contro le previsioni del 5,2%. I tagli dei tassi d’interesse della Banca centrale indiana hanno favorito il mercato interno. Ancora alta l’inflazione; a rischio il settore agricolo per il ritardo dei monsoni.

Mumbai (AsiaNews/Agenzie) - Cresce oltre le previsioni l'economia indiana, registrando un aumento del 5,5% del Pil negli ultimi tre mesi. Il merito va in buona parte alla Reserve Bank of India (Rbi, la banca centrale), che ad aprile ha tagliato i tassi di interesse, per sostenere e rilanciare il mercato interno, a fronte di un calo delle esportazioni dovuto alla crisi dell'euro. Le statistiche davano la crescita di questo trimestre (giugno-luglio-agosto) non superiore al 5,2%.

Per gli analisti però, il dato positivo non garantisce una ripresa a lungo termine della crescita economica. Le accuse di corruzione e di stallo politico che il Paese rinfaccia al primo ministro Manmohan Singh, continuano a sottolineare la mancanza di riforme e di una nuova agenda per lo sviluppo. A sua volta, questo non allenta la pressione sui prezzi, una richiesta fatta proprio dalla Banca centrale indiana per tagliare ancora di più i tassi d'interesse.

Secondo Robert Prior - Wandesforde, economista del Credit Suisse Group AG di Singapore, "nel breve periodo, è difficile essere ottimisti sull'India rispetto alle altre economie emergenti, perché [in India] l'inflazione è ancora molto alta". Nel 2012, il tasso inflattivo indiano è stato in media superiore al 7%, a causa del costo del cibo e del deprezzamento della rupia di quasi il 17% rispetto al dollaro. Inoltre, il ritardo della stagione della piogge rischia di esacerbare l'aumento dei prezzi, e pesare sulla crescita della produzione agricola.