Onu, lotta contro la povertà: donazioni dai Paesi ricchi ridotte di oltre il 50 per cento
Almeno 16 Paesi donatori chiave hanno ridotto i loro contributi a causa della crisi economica globale. I Paesi del G8 non hanno mantenuto le promesse per l'Africa. Medicine e internet ancora troppo cari per i Paesi poveri.

New York (AsiaNews/Agenzie) - Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha annunciato che gli aiuti internazionali per i Paesi in viadi sviluppo sono diminuiti più del 50%. La riduzione, la prima in molti anni, mette in crisi il programma di ridurre la povertà entro il 2015.

In una conferenza stampa svolta due giorni fa, il segretario Onu ha presentato un rapporto sulla povertà e sul cosiddetto MDG (Millennium Development Goals), un programma lanciato nel 2000 che prevedeva donazioni per 300 miliardi di dollari per ridurre la povertà in molti Paesi. Per il 2011 invece le donazioni hanno raggiunto solo la quota di133 miliardi, meno della metà. Almeno 16 Paesi donatori-chiave hanno ridotto il loro contributo a causa della crisi economica globale.

"Per compiere il MDG - ha esortato Ban Ki-moon - abbiamo bisogno di una maggiore e globale partecipazione... Non mettete sulle spalle dei poveri - a casa vostra o in altre nazioni - il peso dell'austerità fiscale".

La tendenza a donare meno si diffonde da diverso tempo. Nel 2005 i Paesi del G8 avevano deciso di aumentare gli aiuti per l'Africa di 25 miliardi all'anno a partire dal 2010, ma la quota non è mai stata raggiunta.

Il segretario dell'Onu ha sottolineato che nei Paesi in via di sviluppo le medicine costano ancora troppo e solo metà delle istituzioni sanitarie riescono a procurarle. Anche internet, soprattutto in Africa, è ancora troppo cara per i poveri.