Il Partito espelle Bo Xilai e annuncia il suo processo
di Chen Weijun
Una nota della Xinhua conferma: “Ha creato scandali enormi e danni alla reputazione del Partito e dello Stato”. Un patologo mette in dubbio la ricostruzione dell’omicidio del faccendiere britannico, mentre la leadership annuncia: “L’8 novembre ci sarà il Congresso generale”.

Pechino (AsiaNews) - Il Partito comunista cinese ha espulso oggi Bo Xilai, ex Segretario di Chongqing al centro di uno scandalo legato all'omicidio di un faccendiere britannico e a una serie di tangenti per le quali fino a ora sono stati condannati sua moglie e il suo ex braccio destro, e ne ha annunciato il prossimo processo.

In un comunicato pubblicato dalla Xinhua, agenzia di stampa ufficiale cinese, si legge che Bo "ha abusato dei suoi poteri di ufficio, ha commesso errori seri e porta con sé le responsabilità maggiori di questa storia. Le sue azioni hanno creato gravi ripercussioni e hanno danneggiato la reputazione del Partito e dello Stato".

La politica di Bo, un intreccio di populismo, statalismo e revival maoista, lo stava portando al vertice del Partito: era infatti candidato ad entrare nel Comitato centrale del Politburo. L'avvelenamento del faccendiere britannico Neil Heywood da parte della moglie di Bo, Gu Kailai, ha incrinato i rapporti fra Bo e Wang Lijun, suo braccio destro con la delega alla pubblica sicurezza.

Secondo la ricostruzione dell'omicidio pubblicata su Xinhua, dapprima Wang ha nascosto le prove dell'assassinio, poi le ha rivelate a Bo, il quale, per tutta risposta lo ha sgridato e schiaffeggiato.

Temendo per la sua vita Wang è fuggito a Chengdu, per chiedere asilo al consolato Usa, dove ha rivelato questi fatti. A quel punto la leadership non ha potuto tirarsi indietro e ha imprigionato Wang e Gu Kailai, e ha costretto Bo a dimettersi dalla sua carica, rendendo pubblico uno degli scandali più aspri degli ultimi 30 anni.

Durante i processi a Gu (condannata alla pena di morte con sentenza sospesa), Wang (condannato a 15 anni) e a quattro ufficiali di polizia suoi complici nel coprire le prove dell'assassinio, non è mai stato fatto il nome di Bo Xilai. Solo nel processo a Wang Lijun, Bo è stato citato in modo indiretto ("l'allora guida ufficiale del partito comunista di Chongqing").

Inoltre un esperto patologo cinese ha espresso diversi dubbi sulla ricostruzione dell'omicidio, primo fra tutti l'uso del veleno: "Non c'è traccia di quanto si è letto. L'autopsia non è stata resa pubblica, ma da quello che ho potuto vedere il cadavere non presentava i segni dell'avvelenamento".

Oggi però moltissime persone in Cina sono convinte che Bo sia al centro di una congiura orchestrata ai suoi danni dalle altre correnti della politica cinese. Una fonte di AsiaNews dice: "Bo ha fatto molte cose buone, fra cui la lotta senza quartiere alle mafie di Chongqing. Può anche aver commesso un errore, ma chi non li fa? Lo hanno incastrato". Un editoriale pubblicato sempre dalla Xinhua si scaglia contro questa lettura: "Il Partito sta facendo pulizia, queste ricostruzioni sono insensate".

E dopo mesi di attesa, il Partito ha annunciato anche la data del 18esimo Congresso generale che segna l'inizio della "Quinta generazione": il prossimo 8 novembre, se tutto procede come previsto, Hu Jintao e Wen Jiabao lasceranno il posto a Xi Jinping e a Li Keqiang. In ogni caso, l'avvicendamento è previsto per l'Assemblea nazionale del popolo di marzo 2013. E il Partito può continuare a dominare.