Jakarta, seminari e incontri sull'Anno delle Fede e Concilio Vaticano II
di Mathias Hariyadi
A dicembre in programma un "grande" seminario dedicato allo studio dei testi dei Padri conciliari. Nella capitale si รจ svolta una due giorni di approfondimento dell'esortazione apostolica Verbum Domini. Arcivescovo di Semarang: il Concilio un dono del Signore e "caposaldo" della Chiesa universale.

Jakarta (AsiaNews) - Per celebrare l'Anno della Fede e rendere omaggio ai 50 anni dall'apertura del Concilio Vaticano II, i cattolici indonesiani hanno organizzato per il mese di dicembre un "grande incontro" in cui verranno studiati alcuni fra i più importanti documenti lasciati in eredità dai Padri conciliari. Intanto sono già iniziati alcuni appuntamenti "minori" fra le comunità locali, come avvenuto nei giorni scorsi a Jakarta dove si è tenuta una due giorni di seminario - organizzato dal gruppo attivista Kbkk, Kelompok Bakti Kasih Kemanusiaan, il 5 e 6 ottobre - sulla Verbum Domini, la seconda esortazione apostolica di Benedetto XVI, promulgata dal papa nel settembre 2010. Essa presenta alcune riflessioni emerse nel Sinodo del vescovi del 2008, incentrato sul tema: "La parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa".

All'incontro dedicato all'esortazione apostolica hanno partecipato decine di attivisti e fedeli, che hanno assistito a dibattiti e confronti pubblici, alternati a momenti di studio e approfondimento guidati da professori di teologia ed esperti di sacre scritture.

L'Anno della Fede vede coinvolta anche la Conferenza episcopale indonesiana (Kwi) che, l'11 ottobre, ha organizzato nella propria sede a Jakarta un incontro con eminenti professori e teologi, che hanno presentato alcuni studi sul Concilio Vaticano II. Prima del seminario di approfondimento delle Scritture, un gruppo di prelati ha celebrato l'Eucaristia alla quale hanno partecipato personalità di primo piano della comunità cattolica della capitale, insieme a centinaia di semplici fedeli.

Durante l'omelia mons. Johannes Pujasumarta Pr, arcivescovo di Semarang e segretario generale Kwi, ha sottolineato che l'Eucaristia è "simbolo della gratitudine al Signore", per il dono prezioso del Concilio Vaticano II, definito un "caposaldo" della Chiesa universale. E di quel periodo, quando era ancora un giovane seminarista, ricorda la richiesta a ogni futuro prete di "esercitare il sacramento della riconciliazione e la recita del Salve Regina". Il prelato ha infine ribadito il cuore del messaggio lasciato dei Padri sinodali: la "comunione"