Sri Lanka: sì allo sviluppo di contadini e pescatori, per la sicurezza alimentare
di Melani Manel Perera
Per la Giornata mondiale dell’alimentazione, l’ex Ceylon ha dedicato una settimana di seminari, spettacoli teatrali, manifestazioni e attività religiose alla difesa e al diritto al cibo e alla sussistenza. Secondo il Global Security Index, lo Sri Lanka è al 62mo posto (su 105) in materia di sicurezza alimentare.

Colombo (AsiaNews) - Una settimana di manifestazioni, seminari, spettacoli teatrali e attività religiose, per promuovere la sicurezza alimentare e il diritto alla sussistenza, per il piccolo pescatore come per i produttori su larga scala. Così lo Sri Lanka si è preparato alla Giornata mondiale dell'alimentazione, che cade oggi. Le varie iniziative giungono dopo la recente pubblicazione del Global Security Index, che analizza accessibilità, disponibilità, qualità e sicurezza alimentare. In base a tali fattori, il Gsi ha stilato una classifica di 105 Paesi, nella quale lo Sri Lanka si è piazzato al 62mo posto.

Nella classifica del Global Security Index, gli Stati Uniti occupano il primo posto, mentre il Congo guadagna l'ultimo (105mo, ndr). Tra gli Stati dell'Asia del sud, l'India si piazza al primo posto (al 66mo dell'indice complessivo) per quanto riguarda la disponibilità del cibo. Tuttavia, l'assenza di una dieta diversificata e di qualità e il basso contenuto proteico influenzano il punteggio di New Delhi in termini di qualità e sicurezza, relegandola al terzo posto nell'area.

In Sri Lanka, ong, società civile e religiosi cristiani hanno promosso diverse iniziative, dando particolare attenzione a contadini, allevatori e pescatori. Tra le associazioni impegnate a diffondere la causa della sicurezza alimentare, anche il movimento Nafso (National Fisheries Solidarity) e la Sri Wimukthi, che difende i diritti delle pescatrici. Herman Kumara, presidente del Nafso, spiega: "Con questa campagna a favore della sovranità alimentare, vogliamo portare a un cambiamento delle politiche a favore di agricoltori, pescatori e allevatori".

Herman Kumara, aggiunge: "Tra i Paesi asiatici, lo Sri Lanka è considerato invece uno dei migliori per quanto riguarda lo sviluppo sociale, grazie al basso tasso di malnutrizione e mortalità, e uno dei più alti in termini di alfabetizzazione". Tuttavia, nota, "la situazione è ancora allarmante", a causa di "politiche economiche liberali che hanno devastato l'agricoltura rurale, la pesca su piccola scala e i produttori di latte". Se sostenute, sottolinea, "queste categorie possono alimentare il Paese; risolvere i problemi legati alla povertà rurale; ridurre la disoccupazione".