La crisi non tocca le armi: quadruplicate le spese militari asiatiche
Il Centro per gli studi strategici ed internazionali pubblica il proprio Rapporto: Cina, India, Corea del Sud e Taiwan hanno “almeno raddoppiato” dal 2000 le spese dedicate alle armi. Pechino guida la list con circa 143 miliardi di dollari per il 2011: e la cifra aumenta del 14 % ogni anno.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Nonostante la crisi economica internazionale, le spese militari delle superpotenze dell'Asia sono aumentate in maniera costante e impressionante negli ultimi 10 anni. La Cina guida la classifica con oltre 90 miliardi di dollari di spese l'anno: il dato è persino carente per il fatto che il regime comunista considera "segreto di Stato" tutto quello che riguarda il mondo della Difesa. Secondo analisti ed esperti, la cifra reale potrebbe essere almeno raddoppiata.

Secondo il Centro per gli studi strategici ed internazionali, quattro nazioni asiatiche raggiungono insieme 224 miliardi spesi durante il 2011: Cina, Taiwan, India e Corea del Sud "hanno almeno raddoppiato il loro budget per le spese relative all'armamentario rispetto ai dati del 2000". Pechino tuttavia avrebbe "quadruplicato la cifra, che aumenta ogni anno del 13,4 per cento. Nel 2011 avrebbe speso 143 miliardi".

Per gli analisti del Centro l'aumento si spiega "con l'emergere di Pechino al ruolo di superpotenza. Ora il regime cerca di affermare la propria influenza nel mondo e deve essere in grado di difendere non solo i propri confini, ma anche il proprio accesso alle risorse naturali e alle rotte commerciali marittime".

Anche l'India non scherza, e negli ultimi 10 anni ha aumentato del 47,6 % il proprio budget militare che oggi tocca i 37 miliardi di dollari. La Corea del Sud è passata da 17 a 29 miliardi, mentre Taiwan è passata da 8 a 10 miliardi.