Guizhou, per rifugiarsi dal freddo 5 bambini muoiono in un cassonetto
L’enorme ricchezza della Cina non tocca le fasce più deboli della popolazione: a Bijie uno spazzino scopre 5 cadaveri fra i 7 e i 13 anni. Dormivano nella spazzatura nei pressi di un cantiere edile per evitare il gelo notturno, sono morti avvelenati dall'ossido di carbonio.

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Uno spazzino della città sud-occidentale di Bijie (nella provincia del Guizhou) ha scoperto cinque bambini di strada morti in un cassonetto. Secondo la stampa locale, che ha riportato ieri la notizia, i bimbi si erano rifugiati in mezzo alla spazzatura per trovare rifugio dal freddo della notte: sarebbero morti per avvelenamento da monossido di carbonio. Erano tutti fra i 7 e i 13 anni. Al momento si cerca l'identità delle vittime: tre sono state identificate, per le altre due ancora non ci sono conferme.

Secondo alcuni testimoni locali, il gruppo aveva scelto il cassonetto - di 1,5 metri di altezza per 1,3 di larghezza - come rifugio per il freddo ma anche come casa da almeno un paio di giorni. Nei pressi c'è un cantiere edile che emette calore soprattutto di notte, quando la temperatura arriva a 6 gradi centigradi.

I cinque erano stati visti giocare negli scorsi giorni con una palla fatta di rifiuti per le strade della zona: alcuni utenti di internet hanno criticato i genitori delle vittime, mentre altri se la sono presa con il governo locale.

Secondo alcuni, infatti, la crescita economica della Cina tanto lodata nel corso dell'ultimo Congresso comunista non riesce a toccare gli strati più deboli della popolazione e si ferma fra i funzionari del Partito e i grandi e medi capitalisti, sempre più numerosi ma comunque non paragonabili alla maggioranza della popolazione.