Mumbai 2008: giustiziato Ajmal Kasab, unico attentatore sopravvissuto
Il terrorista di origine pakistana è stato impiccato questa mattina nella prigione centrale di Yerawada. Poco dopo è stato seppellito. Per il capo del governo del Maharahstra, la sua esecuzione è un “omaggio alle vittime innocenti”, perché gli attacchi di Mumbai sono stati “un attacco all’intero Paese”. Tra cinque giorni sarà il quarto anniversario delle stragi, costate la vita a 166 persone.

Mumbai (AsiaNews/Agenzie) - Ajmal Kasab, unico terrorista sopravvissuto agli attentati di Mumbai nel 2008, è stato giustiziato questa mattina. Avvenuta per impiccagione, l'esecuzione si è svolta alle 7:30 (ora locale) nella prigione centrale di Yerawada (Pune, Maharashtra). Il corpo del condannato è stato seppellito poco dopo nei pressi del carcere. Di origini pakistane, Kasab non ha lasciato ultime volontà. R. R. Patil, ministro del Maharashtra, ha dato l'annuncio, specificando che il governo del Pakistan era stato informato dell'imminente azione tramite una lettera. Tuttavia, Islamabad ha rifiutato di ricevere la lettera. La condanna a morte è stata eseguita a cinque giorni dall'anniversario delle stragi, avvenute il 26 novembre 2008 e costate la vita a 166 persone.

Con l'impiccagione di Ajmal Kasab si chiude così un pesante capitolo della storia recente indiana, e l'intero procedimento giudiziario legato agli attentati di Mumbai. Per Patil, l'impiccagione del terrorista pakistano rappresenta "un vero omaggio alle vittime innocenti, inclusi i poliziotti e il personale della sicurezza che hanno perso la vita in quelle ore. Gli attacchi di Mumbai sono stati un attacco all'intero Paese".

Pur essendo considerata un "atto dovuto" al popolo indiano, la rapidità e la segretezza con cui si è svolta la condanna ha destato grande sorpresa. Il presidente Pranab Mukherjee ha negato la grazia l'8 novembre scorso, e ministro dell'Unione Sushil Kumar Shinde ha subito firmato l'ordine di esecuzione. Due giorni fa, Kasab è stato trasferito dalla prigione di Arthur Road a Mumbai - dove era stato rinchiuso poco dopo l'attentato - alla prigione di Yerawada. Infine, l'esecuzione e la tumulazione di questa mattina, di cui si è dato l'annuncio solo a cose fatte. "Per noi - ha detto solo il ministro Shinde - era importante mantenere il segreto".

Il 26 novembre 2008, una serie di attentati hanno colpito alcuni dei punti nevralgici di Mumbai: stazioni ferroviarie, aeroporti locali, ospedali, e due fra i più lussuosi alberghi della metropoli, l'Oberoi e il Taj Palace. Gli attacchi fecero 166 vittime e 238 feriti. Secondo l'intelligence indiana, gli attacchi sono stati pianificati dal Lashkar-e-Taiba (Let), organizzazione terrorista per la liberazione del Kashmir legata ai servizi segreti pakistani (Isi). Kasab e gli altri nove attentatori (morti negli attacchi, ndr) erano membri del Let. Dopo l'iniziale rifiuto di ogni accusa, Islamabad ha ammesso che gli attentati erano stati pianificati dal Pakistan.

Ajmal Kasab è stato condannato a morte da una corte di Mumbai il 6 maggio 2010. All'epoca, per alcuni analisti il giovane (aveva 21 anni ai tempi dell'attentato, ndr) era una semplice pedina, la cui condanna non avrebbe colpito la rete terrorista. Tuttavia, l'Alta corte di Mumbai (21 febbraio 2011) e la Corte suprema indiana (29 agosto 2012) hanno confermato entrambe la pena di morte.