Bao Tong: Le quattro riforme che possono salvare la Cina, se il Partito ubbidisce alla Costituzione
di Bao Tong
Il grande statista cinese, agli arresti domiciliari per essersi opposto al massacro di Tiananmen, traccia la linea per la nuova leadership comunista: basta con le ingerenze negli affari civili e giuridici, basta con la censura, basta scontri con lo Stato. In pratica, il Partito deve tornare alla sua “clausola di legittimità”, senza la quale non è più nulla.

Pechino (AsiaNews/Rfa) - Il Partito comunista "deve smetterla di interferire con l'operato dello Stato e con gli affari culturali della nazione: solo in questo modo potrà tornare alle sue radici ed essere considerato di nuovo una forza politica legittimata a guidare la Cina". Bao Tong - statista da decenni agli arresti per essere critico nei confronti del massacro di Tiananmen, amico e segretario personale dell'ex segretario Zhao Ziyang - chiede al Pcc di smetterla con le ingerenze nei diritti della popolazione e portare avanti 4 riforme "a costo zero" per dimostrare di essere davvero dalla parte della nazione. (Traduzione a cura di AsiaNews).

Alcune persone pensano che una riforma politica in Cina sarà difficile. Tutto è difficile all'inizio. In realtà, secondo me, se il Partito comunista [che governa la Cina] riesce a iniziare con le seguenti 4 "abolizioni", allora le cose procederanno molto bene. Dovrebbe abolire: ogni interferenza e intromissione da parte delle commissioni politiche e giuridiche del Partito negli affari giudiziari; tutta la censura di libri e giornali da parte del Dipartimento di propaganda; la gestione da parte del Partito del processo di assunzione dei funzionari civili e l'abuso del potere politico nei corpi legislativi nazionali, che deve essere soppiantato da elezioni regolari; l'accentramento dei poteri di leadership da parte dei nuclei di potere del Partito in tutti i Dipartimenti governativi.

L'intromissione negli affari giuridici

La situazione dei diritti civili in Cina è al suo livello più basso. Questo crollo dei diritti civili è il risultato del mantenimento della stabilità. Il quartier generale del mantenimento della stabilità si trova nelle Commissioni politiche e per gli affari legali [a livello nazionale]. La Cina produce errori giudiziari in massa; essi sono la nostra specialità. Al sistema giudiziario manca l'indipendenza e a questo si uniscono le agenzie di applicazione della legge, che insieme danno vita a un'efficiente industria per la manifattura di accuse e casi falsi.

Le Commissioni politiche e per gli affari legali sono una catena di montaggio per gli errori giudiziari. Un giusto processo per tutti non rientra nelle competenze del Partito. Il Partito non ha il potere di condurre indagini, di ordinare arresti, di interrogare sotto tortura o tanto meno quello di gestire processi o i documenti delle corti. Se queste Commissioni non verranno abolite, la Cina non avrà mai lo stato di diritto.

La censura

In Cina esiste anche un sistema per la censura dei libri e dei giornali che viola la Costituzione e le leggi vigenti. Questo sistema illegale è messo in pratica dal Dipartimento di propaganda centrale del Partito. Il Partito determina gli standard secondo cui i semi velenosi vengono allontanati dai fiori freschi, così come si arroga l'incarico di decidere cosa dovrebbe essere tenuto segreto e chi sia un nemico. Questo sistema illegale ruba ai cittadini il proprio diritto di fede, di espressione, di pubblicazione e di informazione. Esso impedisce il flusso di informazioni nella società e colpisce le attività pubbliche.

Attraverso le organizzazioni sotto il proprio controllo, questo sistema riscrive spesso le notizie e abbellisce la storia, avvelenando e imbrogliando la nostra gioventù. Io spero che in futuro il Dipartimento di propaganda decida di prendere una nuova strada e inizi a operare per proteggere la libertà di espressione e di pubblicazione, della stampa e di internet, in modo da poter portare a una vera fioritura di 100 di fiori e a un sincero dibattito fra le centinaia di scuole di pensiero.

Controllo dei funzionari civili, elezioni

La Cina è una Repubblica senza elezioni che siano davvero libere. Essa funziona con un sistema grazie al quale il Partito controlla i funzionari civili e sotto il quale ai cittadini è stato portato via il diritto di votare e contestare il risultato delle elezioni, così come la supervisione delle stesse e in caso la rimozione dei funzionari. Sotto questo sistema la nazione non ha modo di sottoporre i funzionari civili a una legge giusta. Il Dipartimento dell'organizzazione del Partito non si impegna per promuovere un vero sistema elettorale né tanto meno un servizio civile che sia libero dal controllo del Partito. Questo è stato il suo fallimento maggiore. Speriamo che possa imparare la lezione dal passato.

I nuclei centrali del Partito

I nuclei centrali del Partito si trovano all'interno di ogni Commissione e di ogni Dipartimento governativo, a ogni livello, e operano per dividere il lavoro dei Dipartimenti e per spezzare l'autorità centrale dello Stato. Questo è illegale. Dovrebbero rifarsi una volta ancora alle clausole di legittimità della costituzione del Partito, decise dal 13mo Congresso comunista del 1987, e abolire questi nuclei centrali da ogni Dipartimento governativo.

La "clausola di legittimità"

I punti che ho tracciato non sono suggerimenti, sono richieste. E non sono richieste che vengono da me o da un discreto numero di altre persone; credo che siano richieste esigite dalla Costituzione e dalla legge. Spero che i nostri amici nel sistema giudiziario e nella legislatura vorranno illuminarmi, se ho compreso male o distorto la legge.

La popolazione cinese si è posta la questione della legittimità del Partito comunista sin dalla Rivoluzione culturale (1966-1976). Il Partito comunista cinese ha risposto a questa questione nel corso del 12mo Congresso del Partito, che ha approvato una risoluzione - chiamata "La Costituzione del Partito" - che recita: "Il Partito deve portare avanti le proprie attività all'interno dei limiti della legge e della Costituzione". Per ragioni di brevità, permettetemi di chiamare questo concetto "la clausola di legittimità".

La clausola di legittimità è la base realistica su cui poggiano gli atti del Partito comunista cinese. Se essa viene messa in pratica, allora la legittimità del Partito è intatta; se non viene messa in pratica, allora la legittimità del Partito svanisce. È stata inserita nella Costituzione del Partito dalla mano [del capo della propaganda] Deng Liqun, sotto la direzione [del defunto ex premier] Hu Yaobang. Ora Hu Yaobang è morto, ma Deng Liqun è ancora con noi per testimoniarlo.

Al tempo in cui [l'ex premier caduto in disgrazia] Zhao Ziyang dirigeva i lavori della Commissione centrale, metteva in pratica quello che predicava senza risparmiare alcuno sforzo. È stato lui a lanciare la gestione dei casi giuridici da parte del governo, senza l'interferenza della leadership del Partito, e sempre lui a stabilire il precedente della "non interferenza" nelle questioni artistiche e culturali. Una volta, nel corso di un seminario, propose anche un sistema nazionale di funzionari civili.

Per quanto riguarda l'abolizione dei nuclei centrali del Partito, si tratta di una proposta avanzata da Song Pinghe e Wen Jiabao. Song mi disse all'inizio del 1989 che circa la metà dei nuclei centrali del Partito all'interno dei Dipartimenti governativi era già stata abolita agli inizi del 13mo Congresso del Partito, e che l'altra metà era sulla strada di essere abolita.

Dopo quella dichiarazione Zhao Ziyang perse il potere e arrivò al posto suo Jiang Zemin. Questa è una vera vergogna. Mentre la clausola di legittimità non è mai stata cancellata, essa è stata manipolata in modo da farle perdere i suoi veri scopi uno dopo l'altro, fino a che quelli non sono stati del tutto dimenticati. Potremmo definire questo cambiamento "un processo di criminalizzazione". È un sentiero pericoloso e malvagio.

Basta solo evitare alcune cose

È chiaro che tocca al 18mo Congresso del Partito comunista rigettare questo "sentiero malvagio". Ecco perché devono portare avanti queste quattro abolizioni, perché non devono continuare su quel sentiero, ma lasciarselo alle spalle. Devono invece dirigersi verso un sentiero corretto, un Partito che agisce all'interno della legge e della Costituzione.

Queste quattro cose non hanno bisogno di investimenti; non graveranno sul bilancio finanziario della nazione. Non c'è bisogno neanche che il Partito comunista faccia qualcosa. Nei fatti esse chiedono soltanto che, d'ora in avanti, il Partito eviti di fare qualcosa.