Henan, la crescita economica non risparmia neanche i morti e i cimiteri
Nonostante le polemiche e gli attacchi di intellettuali e cittadini, la municipalità di Zhoukou procede con la demolizione dei cimiteri locali per dare la terra ad aziende industriali e agricole. In pochi mesi divelte già 2 milioni di tombe.

Pechino (AsiaNews) - La crescita economica in Cina non guarda in faccia nessuno. Neanche i defunti, dato che la città di Zhoukou - 12 milioni di abitanti, provincia centro-orientale dell'Henan - continua con il progetto di demolizione delle tombe comunali per ottenere più terra da destinare all'industria e all'agricoltura. I funzionari locali sono nel centro del mirino della popolazione, che conta già 2 milioni di tombe divelte.

Zhoukou è una delle città più antiche della Cina continentale. La nuova politica del governo provinciale sulla destinazione d'uso dei terreni è stata approvata lo scorso marzo. Un portavoce dell'Ufficio affari civili, incaricato della demolizione, spiega che il governo "non ha intenzione di fermare la campagna. Lo stiamo facendo e continueremo a farlo".

Il Consiglio di Stato cinese ha emesso un'ordinanza che limita i poteri municipali in materia, ma questo non ferma la municipalità: "Significa solo che il nostro Ufficio non ha il diritto di portare avanti delle demolizioni forzate. Al nostro posto lo faranno i tribunali e la polizia, che se ne assumono la responsabilità".

Per fermare lo scempio, un gruppo di intellettuali e migliaia di cittadini comuni hanno inviato una petizione al governo centrale. Questo però, impegnato nella preparazione del 18mo Congresso nazionale del Partito, l'ha ignorata. Jia Guoyong, che scrive sceneggiature, dice: "Quando sono tornato a Zhoukou mi sono sentito come se avessi perso la mia anima. C'è un'atmosfera da fine del mondo: le persone piangono e i trattori demoliscono tombe. Ci sono ossa ovunque".

Il governo ha promesso una somma di denaro come risarcimento per le tombe distrutte - che tuttavia alcune famiglie dicono di non aver ricevuto - e una sorta di "cimitero comune" per i resti dei defunti. Che però, come denunciano i cittadini locali, "è solo una fossa a cielo aperto".

La demolizione imposta dal governo ha un effetto devastante sull'intero sistema cinese. La cultura tradizionale, infatti, fonda sul rispetto degli antenati la propria religione ancestrale e l'apparato sociale. La devozione e la cura delle tombe di famiglia è uno dei capisaldi nazionali, e i cimiteri tradizionali sono sempre molto frequentati.