Patriarcato di Mosca: necessaria un'alleanza fra ortodossi e musulmani contro l'estremismo
di Nina Achmatova
L'appello è del metropolita Hilarion, secondo il quale il "wahabismo è una minaccia comune" alle due religioni in Russia e Medio Oriente. Estremisti islamici "guidati dal diavolo" non dalla fede.

Mosca (AsiaNews/Agenzie) - Un'alleanza tra cristiani ortodossi e musulmani per combattere l'estremismo islamico in Russia e in Medio Oriente. È l'appello lanciato dal metropolita Hilarion di Volokolamsk, presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, intervenuto di recente al programma Chiesa e mondo, sulla tv Rossiya24, a cui partecipava anche il mufti Farid Salman.

Hilarion ha definito il wahabismo "una minaccia molto seria alla nostra vita", spiegando che è in atto una guerra non dichiarata contro l'islam tradizionale nel Caucaso settentrionale russo e contro il cristianesimo in Medio Oriente. In entrambi i casi, la ragione è l'"intolleranza religiosa". "E' il nostro problema comune - ha aggiunto - e dobbiamo combattere insieme per essere in grado di vivere in pace e in armonia". Il rappresentante della Chiesa russo-ortodossa ha poi denunciato gli estremisti islamici come "gente guidata dal diavolo e non da credo religioso".

Hilarion ha ricordato la serie di attentati avvenuti di recente in Caucaso e nel sud della Russia contro esponenti musulmani locali. "Siamo profondamente rattristati dalle notizie che ci arrivano da diverse regioni del Paese - come Dagestan e Cecenia - circa l'uccisione di mufti e teologi musulmani di spicco", ha dichiarato. Questi atti "immorali e illegali", ha poi denunciato, "sono commessi per dividere la nostra società e distruggere la pace religiosa costruita nel corso di secoli". "Dobbiamo dire le cose come stanno - ha esortato - e non vi è spazio per il politically correct qui".


Dal canto suo Salman, teologo molto noto in Russia, ha invitato a creare una "unione strategica tra fede ortodossa e islam tradizionale", sottolineando che servono sforzi comuni da parte dello Stato e delle istituzioni religiose tradizionali per combattere il wahabismo che professa falsi insegnamenti ed è solo "una setta totalitaria". (N.A.)