Pyongyang in piazza per festeggiare il missile: Tutto merito di Kim
di Joseph Yun Li-sun
Centinaia di migliaia di persone sfidano il gelo e affollano la piazza Kim Il-sung per celebrare con uno show di massa il successo nel lancio dell’Unha-3. Tutti indicano nel dittatore, il giovane Kim Jong-un, il “vero ideatore di tutto”. Ma Seoul recupera il primo relitto del missile e denuncia: “Preparano un nuovo test atomico”.

Seoul (AsiaNews) - Nonostante il freddo pungente, centinaia di migliaia di nordcoreani sono scesi in piazza oggi a Pyongyang e nel resto del Paese per festeggiare il successo del lancio del missile Unha-3, entrato in orbita lo scorso 12 dicembre. Nella capitale si è svolto uno dei celebri show di massa, in cui almeno 200mila persone hanno danzato formando (grazie a dei pannelli colorati) gli ideogrammi che compongono il nome del nuovo leader, il giovane Kim Jong-un, e la sigla del missile.

Le immagini dei festeggiamenti sono state mostrate dalla televisione ufficiale: l'immensa folla, allineata in file ordinate sulla piazza Kim Il-sung, ha applaudito i discorsi pronunciati dagli alti responsabili dell'esercito, del partito e del governo. Tutti i funzionari hanno sottolineato "la grande saggezza e perseveranza" del nuovo dittatore, che "ha sovrainteso di persona alla buona riuscita" del lancio.

"Questo successo - ha detto il presidente dell' Accademia delle Scienze Jang Chol - è stato possibile grazie alla lealtà, al coraggio e alla saggezza senza limiti del Gran maresciallo Kim Jong-un". Pyongyang sostiene di avere lanciato il razzo unito a un satellite per "ragioni pacifiche", ma i suoi detrattori vedono nell'iniziativa una tappa importante nel programma nucleare militare del Paese.

Da parte sua, il giovane Kim - citato dall'agenzia di stampa ufficiale del regime - ha risposto dalla piazza: "Lanciare satelliti, oggi e nel futuro, è un nostro diritto inalienabile. Dobbiamo sviluppare con ogni mezzo l'economia, la scienza e la tecnologia della nostra grande nazione". Queste dichiarazioni hanno aumentato i sospetti della comunità internazionale e soprattutto della Corea del Sud, che ora teme nuove provocazioni.

Servizi di intelligence ed esperti, scrive oggi il quotidiano Chosun Ilbo, ritengono infatti che un nuovo test nucleare "possa essere imminente": il ministro sudcoreano della Difesa, Kim Kwan-jin, ha dichiarato all'Assemblea nazionale che "la Corea del Nord ha effettuato due test nucleari e compiuto anche notevoli progressi verso un terzo. Che è possibile, se ritenuto necessario dal punto di vista politico".

Per cercare di ottenere più informazioni possibili, la Marina militare di Seoul si è affrettata a recuperare parte del primo stadio del missile lanciato da Pyongyang. Secondo la stampa sudcoreana il relitto - recuperato in mare, a circa 80 metri di profondità - sarebbe uno dei serbatoi del primo stadio.

Yoo Ho-yeol, professore di Scienze politiche all'Università coreana di Seoul, conclude: "Il lancio del missile Unha-3 rappresenta il coronamento degli ultimi desideri di Kim Jong-il. Il suo successore si sta prendendo il merito di quanto avvenuto per stringere la propria presa sul potere, e le manifestazioni di massa in corso a Pyongyang e nel resto della Corea del Nord dimostrano ancora una volta che il militarismo rimane la chiave di volta con cui il regime tiene in pugno il suo popolo".