Cattolici thai, la nascita di Cristo vince i problemi e le difficoltà
di Weena Kowitwanij
È il messaggio lanciato da p. Daniele Mazza, missionario del Pime, per la terza domenica di Avvento. Il sacerdote racconta la storia di un malato terminale, che ringrazia Dio perché moglie e figlia “sono al mio fianco”. Il richiamo alla lettera di San Paolo Apostolo ai Filippesi, che invoca “la benedizione di Dio”.

Bangkok (AsiaNews) - In mezzo alle difficoltà e ai problemi della vita quotidiana, i cristiani devono "focalizzare" la loro attenzione "sulla felicità e sulla gioia"; un richiamo ancor più urgente in questo periodo di Avvento, durante il quale i fedeli "si preparano ad accogliere la venuta di Gesù". È questo il messaggio lanciato alla comunità cattolica di Nonthaburi, 20 km a nord di Bangkok, da p. Daniele Mazza, sacerdote italiano del Pontificio Istituto Missioni Estere (Pime), durante la messa celebrata ieri, in concomitanza con la terza domenica di Avvento.

Ai fedeli accorsi alla chiesa di Nostra Signora della Misericordia, il missionario ha ricordato le parole di San Paolo nella lettera ai Filippesi, in cui invita a non curarsi di un passato "che non si può cambiare", o di un futuro "che non è prevedibile". Di contro, aggiunge l'Apostolo, è necessario continuare a cercare la "benedizione di Dio nelle nostre vite".

Fra le varie testimonianze, p. Mazza racconta la storia di un uomo di 41 anni malato di cancro in fase terminale. Fra dolori e sofferenze, sottolinea il sacerdote, egli ha voluto condividere il "segreto" della sua felicità, in questo momento di "difficoltà". "Pur nella malattia - afferma - mia moglie e mia figlia sono al mio fianco. È una grandissima fonte di benedizione, che Dio mi ha donato e di cui lo voglio ringraziare".

Questa testimonianza, aggiunge il missionario del Pime, è un richiamo alla seconda lettera di San Paolo ai Filippesi, in cui l'Apostolo invita a non preoccuparsi troppo dei problemi, ma a pregare Dio e invocare la pace del cuore. P. Mazza ha infine invitato i presenti a guardare al presepe, allestito dai giovani della parrocchia; la scena della natività è impreziosita da decorazioni di fiori, quale "promemoria che il Natale si avvicina".