Kashmir, truppe pakistane uccidono e mutilano due militari indiani
Islamabad rigetta le accuse e parla di “propaganda indiana”. Per New Delhi è un atto “disumano” che rischia di minare il processo di pace. La scorsa settimana, un militare pakistano è morto durante un’incursione indiana. Guerra “senza fine” tra i due Paesi, che avevano ripreso i dialoghi nel febbraio 2012.

New Delhi (AsiaNews) - Un atto "disumano" e "altamente provocatorio" l'uccisione e la mutilazione di due militari indiani da parte di truppe pakistane, avvenuti nel Jammu e Kashmir. È il commento di A K Anthony, ministro indiano della Difesa. L'attacco è avvenuto nella serata di ieri a Mendhar, a 220km dalla città di Jammu. Secondo New Delhi, truppe pakistane del reggimento Baloch hanno oltrepassato il confine grazie alla copertura di una fitta nebbia, e avrebbero aperto il fuoco. L'offensiva è durata circa 30 minuti, provocando la morte di due militari indiani e il ferimento di un terzo. Islamabad ha rigettato le accuse di "attacco non provocato", definendole "propaganda indiana". Tuttavia, il corpo di una delle due vittime è stato trovato decapitato e mutilato.

Secondo il Pakistan, l'incidente è stato provocato per "distrarre l'attenzione del mondo" dal raid del 6 gennaio scorso, in cui un soldato pakistano è stato ucciso durante un'incursione indiana. Per Islamabad, i militari di New Delhi avevano oltrepassato la Linea di controllo (LoC). Le forze armate indiane hanno negato le accuse.

Salman Kurshid, ministro indiano degli Affari esteri, ha convocato l'Alto commissario pakistano (ambasciatore, ndr) Salman Bashir per discutere della situazione. Kurshid ha definito l'uccisione e la mutilazione dei militari "una questione molto delicata" e "un tentativo di far deragliare il dialogo". Tuttavia, ha aggiunto, "si tratta di una vicenda che va esaminata con grande cautela in ogni sua parte", a cui rispondere "in modo proporzionato".

Quella tra India e Pakistan sembra essere una guerra senza fine. Da oltre 60 anni la regione del Kashmir è rivendicata nella sua interezza da entrambi i Paesi. Nel 1949, alla fine del primo conflitto indo-pakistano, il territorio venne spartito: New Delhi ottenne il Jammu e Kashmir, Islamabad i Territori del Nord e l'Azad Kashmir. Questo non ha fermato le tensioni tra le due nazioni, che negli anni hanno cercato però di aprire al dialogo e stabilizzare i rapporti.

L'India aveva interrotto il processo di pace dopo gli attacchi terroristi di Mumbai nel 2008. Lo scorso febbraio, i due vicini di casa hanno ripreso i negoziati.