Asean: colloqui con Pechino, per risolvere le dispute nel mar Cinese meridionale
È il proposito lanciato dal neo segretario generale, il vietnamita Le Luong Minh. Egli auspica un nuovo round di discussioni, per raggiungere un “codice di condotta” comprensivo. Regole sulla navigazione e i confini, spiega, non sono “solo una questione regionale”, ma interesse “di tutti”.

Jakarta (AsiaNews/Agenzie) - L'Asean, associazione che riunisce 10 Paesi del Sud-est asiatico, è alla ricerca di "colloqui preliminari" con Pechino, per discutere di un "codice di condotta" comprensivo, volto a dissipare le tensioni territoriali nel mar Cinese meridionale. È quanto ha affermato il neo segretario generale  del blocco, il vietnamita Le Luong Minh, dopo aver assunto in via ufficiale l'incarico in sostituzione del thailandese Surin Pitsuwan. La cerimonia che ha sugellato il passaggio di consegne è avvenuta oggi a Jakarta, capitale dell'Indonesia.

La ricerca di un codice comune di condotta è una delle vie per allentare le tensioni nel mar Cinese meridionale, in particolare nelle acque antistanti le isole Spratly e Paracel, al centro di una disputa che vede coinvolti Vietnam, Filippine, Cina, Taiwan, Malaysia e Brunei. La zona riveste un ruolo strategico sia per quanto concerne le tratte marittime nella regione Asia-Pacifico, sia per i giacimenti di petrolio e gas naturale racchiusi nel sottosuolo.

Pechino, che rivendica ampie porzioni di mare nella zona, persegue da tempo la politica dei colloqui diretti con ciascuno Stato coinvolto nella controversia. Di contro, le nazioni del Sud-est asiatico vorrebbero raggiungere un accordo comprensivo comune - e vincolante - con la Cina, dando vita a un "Codice di condotta"  in grado di assicurare pace, convivenza e tutela degli interessi dei singoli attori. Nel luglio scorso - per la prima volta in 45 anni - le controversie sul mar Cinese meridionale hanno impedito all'Asean di concludere la riunione dei ministri degli Esteri con un comunicato congiunto.

Secondo il neo segretario generale, l'Asean "deve aumentare gli sforzi" per avviare "nuovi negoziati" con la Cina. La controversia, aggiunge il diplomatico vietnamita, "non è solo una questione di pace e stabilità per le nazioni della regione", ma rappresenta al contempo "un elemento di sicurezza nei mari e nella navigazione, che è interesse di tutti".

Le Luong Minh, 61 anni, ha iniziato i cinque anni di mandato alla guida dell'associazione. Diplomatico di carriera, con 38 anni di esperienza alle spalle, ha lavorato alle Nazioni Unite dove ha ricoperto anche la carica di presidente del Consiglio di sicurezza Onu nel 2008 e nel 2009. Prima di assumere la guida Asean, egli è stato vice-ministro vietnamita degli Esteri. Fra le sfide da affrontare vi è anche la partenza - sperato entro il 2015 - del mercato economico comune fra i Paesi Asean (Vietnam, Thailandia, Laos, Cambogia, Myanmar, Brunei, Malaysia, Singapore, Indonesia e Filippine).