“Giorni del pianto”: 2mila cristiani alla contro-cerimonia per l’Indipendenza dello Sri Lanka
di Melani Manel Perera
Organizzata dalla Chiesa anglicana, la protesta pacifica voleva sottolineare le discriminazioni etniche che avvengono nel Paese. L’invito ai cristiani a denunciare le violazioni.

Colombo (AsiaNews) - Vestiti di bianco, più di 2mila cristiani hanno partecipato a due "Giorni del pianto", organizzati a Colombo dalla Chiesa di Ceylon (anglicani, ndr) in parallelo alla tradizionale Festa per l'indipendenza, giunta ieri al suo 65mo anniversario. Obiettivo della contro-cerimonia era riflettere sulla situazione della legge e della giustizia in Sri Lanka.

Oltre alla comunità anglicana, l'iniziativa ha coinvolto anche il monaco buddista Ven. Madoluwawe Thero e alcuni sacerdoti e suore cattolici. Insieme, le persone hanno partecipato a momenti di silenzio e incontri di preghiera.

"Su quest'isola - ha detto nella sua omelia Dhiloraj R. Canagasabey, vescovo anglicano di Colombo - tutte le comunità etniche devono poter convivere. Vera libertà significa poter parlare la propria lingua e vivere secondo la propria cultura e religione". Come cristiani, ha aggiunto, "non possiamo rimanere in silenzio. Tacere vorrebbe dire disonorare il nostro Signore e tradire il nostro essere cristiani".