Musulmani e buddisti insieme ai cattolici donano cibo e visite mediche gratuite ai poveri
di Mathias Hariyadi
Nella provincia di Banten, migliaia di cittadini hanno risposto all’appello, fornendo cibo, generi di prima necessità e visite mediche gratuite. Studente di medicina musulmano: l’esperienza di caritativa è “sorprendente”, se “condivisa con fedeli di altre religioni”.

Jakarta (AsiaNews) - Centinaia di visite mediche gratuite per persone indigenti e un migliaio di sacchi contenenti cibo e generi di prima necessità, da distribuire ai poveri. Si è rivelata un successo l'iniziativa di solidarietà lanciata nei giorni scorsi dai cattolici indonesiani, alla quale hanno aderito con entusiasmo e partecipazione anche musulmani e buddisti. Tra i molti commenti positivi AsiaNews ha raccolto la testimonianza del giovane musulmano Munjad, studente universitario della Muhammadiyah University nella reggenza di Tengerang e futuro dottore, il quale ha sottolineato che "è sorprendente l'esperienza di caritativa, se condivisa con fedeli di altre religioni".

L'appuntamento più importante e significativo delle giornate di solidarietà è avvenuto lo scorso 3 febbraio. Dopo giornate di intensa preparazione, i parrocchiani della Santa Maria dell'Immacolata Concezione di Teluk Naga, quartiere della città di Tangerang, provincia di Banten, hanno indetto una colletta alimentare e visite mediche gratuite per indigenti.

All'iniziativa hanno aderito almeno 122 attivisti appartenenti a organizzazioni cattoliche, insieme a numerosi operatori della sanità, fra medici e personale infermieristico. In migliaia hanno voluto consegnare cibo, generi di prima necessità e oggetti vari che sono stati redistribuiti all'intero di mille borse, ribattezzate dagli organizzatori i "sacchetti della carità".

Grazie alla collaborazione di studenti di medicina, dottori e volontari musulmani, i promotori hanno potuto allestire anche una sorta di clinica mobile; per tutta la giornata si sono alternati medici e infermieri, garantendo visite gratuite - alla fine si sono contati 754 "pazienti" - alle fasce più deboli della popolazione locale. Alla giornata di solidarietà erano presenti anche 20 dottori cattolici provenienti da diverse parrocchie della capitale, alcuni gruppi di preghiera fra i quali l'Adoramus Te Domine della parrocchia di San Giacomo a North Jakarta, farmacisti e suore dell'ospedale cattolico di San Carlo a Central Jakarta.