Thein Sein in Europa, per promuovere commercio e rapporti diplomatici
Il presidente birmano atteso oggi in Norvegia, prima tappa di un tour che toccherà Finlandia, Austria, Belgio e Italia. Dopo la visita negli Stati Uniti, un nuovo passo verso la modernizzazione del Myanmar. Il Dipartimento del tesoro Usa rimuove il bando a due uomini d’affari birmani, legati in passato alla giunta militare.

Yangon (AsiaNews/Agenzie) - Il presidente del Myanmar Thein Sein è in viaggio verso la Norvegia, nazione che ospita una nutrita rappresentanza della diaspora birmana, prima tappa di uno storico tour europeo che toccherà Finlandia, Austria, Belgio e Italia, e si concluderà l'8 marzo. Il capo di Stato incontrerà i massimi funzionari politici dell'Unione europea e terrà dialoghi bilaterali con i singoli governi, al centro dei quali vi saranno le riforme politico-economiche avviate dal Paese asiatico e la questione inerente i diritti umani. Lo scorso anno l'ex generale della giunta militare al potere fino al marzo 2011 si è recato negli Stati Uniti, per la prima visita ufficiale in 46 anni di un leader di governo birmano.

Esperti di politica internazionale sottolineano che i cinque Paesi oggetto della visita di Thein Sein non sono i primi per "peso politico e commerciale" del Vecchio Continente, ma ogni passo compiuto dal Myanmar - isolato per decenni - verso l'esterno è da seguire "con profonda attenzione". Esso sarebbe infatti indice del progressivo cambiamento e di un processo di modernizzazione in chiave democratica che pare in continua evoluzione.

Da mesi Washington e Bruxelles - che lo scorso anno ha offerto 100 milioni in aiuti al Myanmar - hanno allentato le sanzioni economiche e commerciali alla ex Birmania, aprendo le porte al commercio con una nazione da molti indicata quale possibile "prossima tigre asiatica". Alla base della decisione, le riforme in campo politico e sociale, oltre che la liberazione di centinaia di prigionieri politici, oltre all'ingresso in Parlamento della leader dell'opposizione Aung San Suu Kyi costretta per anni agli arresti domiciliari dalla dittatura.

Intanto due banche di proprietà di businessmen che, in passato, avevano intrecciato legami con la giunta militare, potranno tornare a fare affari con compagnie e investitori statunitensi. È quanto ha stabilito il Dipartimento Usa del tesoro, che ha emesso una licenza in favore di quattro fra le principali banche del Myanmar: la Myanma Economic Bank, Myanma Investment and Commercial Bank, Asia Green Development Bank e Ayeyarwady Bank. Fonti del ministero dell'economia statunitense sottolineano che "è tempo che le relazioni fra Myanmar e Stati Uniti avanzino ad un livello successivo".