Ikea, le “polpette di cavallo” arrivano anche a Hong Kong
Il colosso svedese ha annunciato il ritiro dei prodotti alimentari sotto inchiesta in 24 Paesi: fra questi anche l’ex colonia britannica e la Thailandia. Ma lo scandalo si allarga anche alle ditte europee: l’Ue cerca nuove regole per l’importazione.

Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) - Lo scandalo alimentare che colpito il colosso dell'arredamento svedese Ikea arriva anche in Asia. Dopo la scoperta di carne di cavallo nelle polpette vendute come manzo nei punti acquisto del gigante, la compagnia ha annunciato di aver ritirato le sue polpette di carne anche dalla rete dei suoi negozi in Asia e nei Caraibi, portando a 24 il numero dei Paesi coinvolti dal provvedimento.

La decisione è stata presa in attesa di conoscere test in corso per accertare la presenza di carne di cavallo. "Si tratta di 26 punti vendita in 24 Paesi approvvigionati dal nostro fornitore svedese", ha detto il portavoce del gruppo svedese Ylva Magnusson.

Ad essere interessati dal ritiro sono principalmente i Paesi europei, ma anche Thailandia, Hong Kong e Repubblica Domenicana. I primi risultati dei test, in corso in un laboratorio tedesco, sono attesi giovedì. Lunedì le autorità sanitarie della Repubblica ceca avevano comunicato di aver trovato carne equina nelle polpette surgelate dell'azienda svedese.

L'Unione Europea si è riunita ieri per discutere delle regole di importazione dei prodotti alimentari, dato che la questione non riguarda soltanto la catena svedese ma anche diverse compagnie del Vecchio Continente. Fra queste anche Nestle e Buitoni, che hanno annunciato di aver "interrotto i rapporti" con i fornitori di carne locali.