Sri Lanka, avvocato cristiano rischia il sequestro. “Non abbandono la mia missione”
di Melani Manel Perera
Lakshan Dias ha sostenuto Shirani Bandaranayake, ex capo della Corte suprema, quando il governo l’ha rimossa dal suo incarico. I colleghi temono che l’avvocato possa cadere vittima di rapimento o violenza fisica.

Colombo (AsiaNews) - "Anche se in pericolo di vita, non abbandono la mia missione. La mia vocazione mi spinge a servire la comunità sempre, anche in situazioni difficili". Lakshan Dias, noto avvocato cristiano per i diritti umani in Sri Lanka, reagisce così alle minacce che fanno temere per la sua incolumità. Da giorni infatti uomini a bordo di motociclette e di un furgone bianco lo pedinano, mentre un altro furgoncino staziona fisso fuori dalla sua casa a Moratuwa (distretto di Colombo). In sua assenza, la famiglia ha ricevuto la visita di presunti membri delle forze dell'ordine che hanno fatto domande su Dias e la sua attività. Tuttavia, la locale stazione di polizia ha negato di conoscere quegli agenti.

Di recente, l'avvocato si è distinto per aver sostenuto Shirani Bandaranayake, ex presidente della Corte suprema, che è stata rimossa dal suo incarico dopo una criticata mozione di impeachment, proposta e approvata dal Parlamento. Secondo alcuni colleghi del Lawyers Collective, Dias potrebbe cadere presto vittima di sequestro e violenza fisica.

In Sri Lanka continuano ad avvenire "sparizioni forzate", usate per mettere a tacere le voci critiche contro l'opera del governo. In genere, nel mirino vi sono giornalisti e attivisti per i diritti umani, che vengono prelevati a bordo di furgoni bianchi. Tra i tanti caduti vittima di simili sequestri, nessuno ha più fatto ritorno a casa.

"Sin da piccolo - racconta l'avvocato ad AsiaNews - sono stato coinvolto nella missione cristiana. Tutto il mio attivismo, il mio dare voce alla questione etnica [tra tamil e singalesi, ndr], e l'affermare l'uguaglianza tra uomini e donne si basa sulla Bibbia e sulla fede. Temo per la mia vita, ma vado avanti".