Bangladesh, il popolo festeggia il Nuovo anno bengalese
di Sumon Francis Gomes
Processioni, fanfare, fiere e spettacoli hanno segnato l’inizio dell’anno 1420, secondo il calendario bengalese, malgrado continuino gli scioperi e le violenze sostenuti dal partito islamico.

Dhaka (AsiaNews) - Anche se sconvolto da continui scioperi e violenze del partito islamico, il Bangladesh non rinuncia a celebrare la festa più grande e colorata del Paese: la Pahela Baishakh, il nuovo anno bengalese, che come da tradizione cade il 14 aprile. "Sradicare i Razakars" (le forze anti-liberazione, ndr) è stato lo slogan di quasi tutte le celebrazioni organizzate ieri. La popolazione, composta in larga parte da giovani universitari, si è riversata nelle strade per partecipare alla processione tipica della festa, la Mongol Shobhajatra (processione del benessere).

Durante la giornata, in tutto il Paese si organizzano fiere, spettacoli teatrali e concerti, a cui uomini e donne partecipano con i loro abiti tradizionali. L'evento più importante si è tenuto al Ramna Batamul, dove si sono aperti i diversi programmi intonando la canzone di Rabindranath Tagore "Esho he Baishakh". Per la processione di quest'anno, gli studenti dell'Istituto delle Belle arti dell'università di Dhaka hanno preparato un dragone lungo 15 metri e mezzo che simboleggiava i criminali di guerra.

La Pahela Baishakh è nata grazie all'imperatore mughal Jalaluddin Muhammad Akbar, che introdusse il calendario bengalese per celebrare la chiusura della tassazione annuale. Secondo la tradizione, nella giornata commercianti e negozianti aprono l'halkhata, il nuovo registro dei conti, e servono dolciumi ai clienti. Nel tempo questa festa è diventata parte integrante della cultura bengalese ed è ormai celebrata da persone di ogni religione, ceto sociale ed etnia. Secondo il calendario bengalese, siamo appena entrati nell'anno 1420.