Manila (AsiaNews/Agenzie) La China National Offshore Oil Corporation, compagnia nazionale petrolifera cinese, ha firmato ieri un accordo con le controparti vietnamita e filippina per condurre ricerche nel sottosuolo delle isole Spratly, arcipelago del mare cinese meridionale.
Eduardo Manalac, presidente della Philippine National Oil, ha dichiarato che le ricerche dureranno 3 anni e serviranno a rilevare tracce sia di petrolio che di gas.
Manalac ha aggiunto che le compagnie hanno già effettuato dei rilevamenti in passato, e che dalla firma congiunta tutte le spese derivate dalle ricerche saranno divise equamente. Il presidente ha definito l'accordo come "una transazione puramente commerciale, che non ha alcun collegamento alle questioni politiche o ai diritti territoriali".
Un portavoce del presidente filippino, Gloria Macapagal-Arroyo, ha detto che l'accordo è "un modello di approccio sui problemi del mare cinese meridionale, e su come le nazioni possano cooperare sulle questioni energetiche".
L'area è contesa da tempo da 6 nazioni: Cina, Vietnam, Filippine, Taiwan, Brunei e Malaysia. La Cina ed il Vietnam, che hanno entrambi costruito strutture permanenti sulle isole Spratly, si sono scontrati sulla questione territoriale nel 1998 e nel 1992.
La scorsa settimana sono state mosse molte critiche alle ricerche congiunte e alle infrastrutture già costruite. Le critiche riguardano la totale disattenzione dei governi coinvolti riguardo la dichiarazione Asean, firmata 2 anni fa, che proibisce la costruzione di strutture sulle isole Spratly.