Morti e dispersi per un’alluvione nel ricchissimo regno saudita
Le piogge torrenziali dei giorni scorsi hanno provocato 16 morti e 3 dispersi. Alcuni villaggi sono stati evacuati e ingenti danni a case e infrastrutture si registrano in più parti del Paese. Re Abdullah accusato di disinteressarsi del problema.

Riyadh (AsiaNews/Agenzie) - Ammonta a sedici morti e tre dispersi il bilancio dell'alluvione che ha colpito l'Arabia Saudita nei giorni scorsi. Le piogge torrenziali, che da venerdì 26 aprile si abbattono su gran parte del regno, hanno provocato gravi danni nelle aree di Baha, Aqiq e Asir. Re Abdullah ha dato disposizione ai dipartimenti locali di garantire sostegno economico e materiale alla popolazione colpita.

La televisione saudita ha mostrato immagini di villaggi inondati in più parti del Paese e le autorità locali hanno chiesto alla popolazione di evitare le valli e le aree più interessate dalle piogge. I corpi senza vita di due uomini, una donna e un bambino, sono stati rinvenuti nei giorni scorsi nella zona di Baha. Nella provincia di Asir, il collasso di una diga provvisoria ha invece costretto le autorità ad evacuare i vicini paesi di Tabalah, Thnyah, Shedaiq e Subaihi.

Il principe Muhammad bin Naif, in qualità di Ministro degli interni, ha dichiarato che "re Abdullah sta seguendo la situazione dall'inizio delle alluvioni, coordinando l'azione di ministeri e autorità locali al fine di garantire la necessaria assistenza".

Nel 2011 il Pil dell'Arabia Saudita ha registrato una crescita del 4,8%, raggiungendo i 572 miliardi di dollari e assestando il Paese al 20mo posto nell'economia mondiale. A dispetto dell'enorme ricchezza e dei massicci investimenti a livello di infrastrutture, calamità di questo tipo continuano a causare vittime in molte parti del regno. La regione arabica che si affaccia sul Mar Rosso è già stata vittima più volte di violente alluvioni. Nel 2009, a Jeddah, persero la vita 123 persone e le autorità locali furono accusate di non aver progettato e mantenuto le infrastrutture in modo adeguato. Nel 2011, nella stessa città, 10 persone sono morte in circostanze analoghe. La perturbazione dei giorni scorsi, definita dagli esperti come la peggiore degli ultimi 25 anni, ha risollevato il dibattito sull'impreparazione delle autorità alle calamità naturali. A dispetto delle numerose promesse fatte da Re Abdullah alla popolazione, la gente accusa lui e i suoi ministri di disinteressarsi del problema.