Hong Kong, i lavoratori sfidano l’impero di Li Ka-shing. E vincono
Dopo 40 giorni di sciopero, i portuali del Territorio ottengono un aumento di stipendio e migliori condizioni di lavoro dalla Hutchinson Whampoa, multinazionale di proprietà del miliardario cinese. Per la prima volta, le garanzie dei datori di lavoro vengono messe nero su bianco.

Hong Kong (AsiaNews) - Dopo 40 giorni di sciopero, uno dei più lunghi nella storia di Hong Kong, i portuali del Territorio hanno vinto la loro battaglia contro l'impero del miliardario Li Ka-shing e ottenuto un aumento salariale del 9,8 %. Anche se i lavoratori chiedevano un incremento "a due cifre", i leader sindacali hanno accettato la proposta dei datori di lavoro dopo che questi hanno messo per iscritto che "miglioreranno le condizioni di lavoro". L'aumento sarà pre-datato al primo maggio.

Lo sciopero è iniziato il 28 marzo scorso, quando centinaia di lavoratori dei Terminal internazionali di Hong Kong - una parte importante della Hutchinson Whampoa, multinazionale guidata dal tycoon Li Ka-shing - hanno incrociato le braccia per chiedere un trattamento migliore. Circa 530 scaricatori - circa due terzi del totale - si sono uniti allo sciopero. Nei Terminal operano degli intermediari, ditte che assumono per conto della Hutchinson.

Ieri, i 430 fra operai e sindacalisti rimasti in sciopero si sono riuniti per un incontro formale dopo che l'Alta Corte di Hong Kong aveva dichiarato la loro protesta legittima. Ascoltati quattro datori di lavoro, che hanno accettato di formalizzare le richieste, hanno votato a larga maggioranza a favore dell'accordo.

Secondo Stanley Ho Wai-hong, portavoce dell'Unione dei portuali di Hong Kong, la vittoria "è a metà. Abbiamo accettato l'offerta perché i datori di lavoro hanno messo tutto nero su bianco". Per anni, prosegue il sindacalista, "i padroni hanno sempre e solo fatto promesse verbali per farci tornare al lavoro, salvo poi dimenticarsene. Si tratta di un importantissimo cambiamento".

Fra le misure approvate, oltre all'aumento dello stipendio, ci sono la possibilità di fermarsi per pranzo e quella di assentarsi per motivi fisiologici "in ogni momento sia necessario". Inoltre sono state garantite nuove misure di sicurezza e nessun sindacalista o operaio che abbia scioperato sarà perseguito come ritorsione per l'accaduto.

La vittoria nello sciopero rappresenta un passo avanti non solo all'interno del mondo del lavoro di Hong Kong, ma anche nei confronti della Cina continentale. Garantiti dalla "Basic Law", una piccola Costituzione eredità dei britannici, gli abitanti del Territorio dovranno infatti nel prossimo futuro affrontare il ritorno totale sotto il controllo di Pechino.