I turisti cinesi “sono incivili e danneggiano l’immagine della patria”
Lo ha detto il vice premier Wang Yang durante un incontro governativo per preparare una nuova legge sul turismo. Oltre 80 milioni di cinesi hanno visitato nel 2012 una nazione straniera: “Urlano, sputano e disegnano graffiti. Dobbiamo educarli a rispettare religioni e costumi dei luoghi che li ospitano”.

Pechino (AsiaNews) - I turisti cinesi all'estero o in patria "hanno maniere incivili che danneggiano l'immagine del Paese: urlano in pubblico, sputano e disegnano graffiti persino nei luoghi artistici. Dobbiamo intervenire per cambiare questa situazione". Lo ha dichiarato il vice premier cinese Wang Yang durante un incontro governativo riportato dal Quotidiano del Popolo, organo ufficiale del Partito comunista.

L'esecutivo si prepara a varare una nuova legge sul turismo, dato che diversi accordi bilaterali con i Paesi europei hanno reso più facile l'ingresso di turisti da entrambi i lati. Wang, ex Segretario del Guangdong e noto per le sue posizioni riformiste, ha sottolineato che il comportamento dei connazionali all'estero va cambiato per non danneggiare il volume d'affari legato al settore.

Il "comportamento incivile" dei turisti cinesi "viene spesso criticato dai media e ha danneggiato l'immagine di tutto il popolo cinese, creando impatti molto negativi. Il governo deve intervenire per migliorare la situazione. Le autorità devono guidare i turisti nel comportarsi in maniera civile, rispettando il credo religioso e i costumi dei luoghi che visitano e proteggendo l'ambiente".

Il flusso dei turisti cinesi all'estero si è impennato nell'ultimo decennio. Grazie all'enorme crescita economica del Paese - e alla crisi che ha colpito le nazioni occidentali, prime fra tutti quelle europee - oltre 80 milioni di cittadini cinesi ha visitato nel 2012 almeno una nazione dell'Ue: di questi, più di un milione ha scelto l'Italia.