L'Aiea denuncia "significativi progressi" dell'Iran nell'arricchimento dell'uranio
Il rapporto trimestrale dell'agenzia dell'Onu afferma che Teheran ha accelerato l'istallazione di centrifughe nella centrale di Natanz e sta compiendo ulteriori progressi nella costruzione del reattore ad Arak, nel quale l'Occidente teme si possa produrre il plutonio e l'uranio arricchito, necessari a scopi militari.

Vienna (AsiaNews/Agenzie) - L'Iran sta compiendo "significativi progressi" nell'ampliamento del suo programma nucleare, compresa l'apertura di una seconda via per la realizzazione di una bomba atomica. Lo sostiene l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) nel suo rapporto trimestrale, rilevando che Teheran ha accelerato l'istallazione di centrifughe per l'arricchimento dell'uranio, nella centrale di Natanz (nella foto).

Il rapporto, del quale dà notizia l'AFP, rivela che a Natanz sono state istallate almeno 700 centrifughe IR-2m, contro le 180 istallate a febbraio. Nessuna però è già funzionante. L'Iran ha fatto sapere che intende istallare a Natanz circa tremila nuove centrifughe per accelerare la produzione di uranio, tutto destinato a usi civili.

Il rapporto dell'agenzia dell'Onu delinea anche ulteriori progressi nella costruzione del reattore ad Arak, nella zona centrale del Paese, nel quale l'Occidente teme si possa produrre il plutonio e l'uranio arricchito, necessari per la realizzazione di un ordigno nucleare. Nel rapporto si evidenzia anche come l'Iran non ha risposto alle "urgenti richieste" avanzate fin dal 2006 dall'Agenzia sul reattore di Arak, sospettato di essere in grado di produrre il plutonio necessario a costruire una bomba atomica all'anno.

Un primo commento del Dipartimento di Stato Usa, parla di "infelice pietra miliare" che segna il decennio dell'impegno iraniano per accrescere le sue attività atomiche "in palese violazione dei suoi obblighi internazionali".

La questione del nucleare iraniano è al centro di una annosa controversia, che vede Teheran affermare il suo diritto allo sviluppo dell'energia atomica a scopi civili e l'Occidente che vi vede obiettivi militari. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite in numerose risoluzioni ha chiesto all'Iran di sospendere l'arricchimento dell'uranio e ha imposto sanzioni.

I tentativi di risolvere per via diplomatica la controversia vedono una improduttiva serie di incontri tra il gruppo dei 5+1 (i Paesi del Consiglio di sicurezza, cioè Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia, più la Germania) e l'Iran. Nessun risultato concreto è emerso anche dal più recente, svoltosi ad aprile in Kazakhstan.