Pyongyang, progressi “importanti” per riaprire il reattore nucleare di Yongbyon
Lo afferma una fonte legata allo US-Korea Institute della Johns Hopkins University. Dalle immagini satellitari emerge che fra “uno o due mesi” al massimo sarà possibile riavviare la produzione di plutonio. Il regime dei Kim ha concluso “la riparazione dei sistema di raffreddamento”.

Seoul (AsiaNews/Agenzie) - La Corea del Nord sta compiendo "importanti" progressi nella riapertura del reattore nucleare di Yongbyon. Entro uno, al massimo due mesi, potrà riprendere la produzione di plutonio e consentire al regime dei Kim di imprimere "un'accelerazione" al programma atomico. È quanto ha affermato il sito web 38 North, collegato allo US-Korea Institute della Johns Hopkins University, prendendo in esame alcune immagini satellitari scattate di recente; esse mostrano "un avanzamento significativo" nella realizzazione di un reattore di gas-grafite da cinque megawatt.  

Ad aprile Pyongyang aveva annunciato il proposito di riattivare il reattore. Esso ha una capacità di 5 megawatt ed era stato fermato nell'ambito degli accordi del 2007 raggiunti dai Colloqui a sei sul disarmo nucleare. Dal dicembre del 2008 Pyongyang ha abbandonato il tavolo - che comprende le due Coree, Usa, Cina, Russia e Giappone - e ha iniziato una politica aggressiva soprattutto nei confronti di Seoul; nelle scorse settimane persino Pechino, storico alleato del Nord, è intervenuta per cercare di placare i proclami bellicosi del regime dei Kim.

La decisione di riaprire il reattore è avvenuta nei giorni successivi al terzo test atomico, effettuato il 12 febbraio scorso, e che ha comportato un ulteriore inasprimento delle sanzioni Onu. Per i ricercatori dell'istituto statunitense-coreano le immagini satellitari mostrano che il Nord ha "concluso la riparazione del sistema di raffreddamento, necessario per far ripartire e usare il reattore". Tuttavia, aggiungono gli esperti, la disponibilità di carburante per alimentare il reattore "resta incerta".

I reattori nucleari ad acqua leggera sono di solito utilizzati per scopi civili. Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone hanno però sollevato dubbi sui reali intenzioni della Corea del Nord, che potrebbe usare l'impianto per produrre sei chili di plutonio all'anno. Un quantitativo, avvertono gli esperti, sufficiente per costruire armi atomiche.