Gerusalemme (AsiaNews) - Diminuisce la presenza cristiana in Terrasanta. Oggi il sindaco di Betlemme, Hanna Nasser, ha lanciato un appello all'opinione pubblica internazionale perché intervenga a favore della popolazione cristiana della città, spinta all'emigrazione soprattutto dalla mancanza di lavoro dovuta alla crisi dei pellegrinaggi. A Gerusalemme, sempre oggi, si è scoperto che due edifici della parte vecchia della città, venduti dalla Chiesa ortodossa greca a investitori stranieri, sono stati in realtà acquistati da gruppi di nazionalisti israeliani. Che vogliono 'ebreizzare' la città vecchia.
L'industria turistica di Betlemme, spiega il sindaco, sul quotidiano palestinese al-Quds, continua ad essere danneggiata a causa della costruzione della Barriera di separazione israeliana fra Gerusalemme e Betlemme, della requisizione di terre palestinesi degli abitanti della città, in particolare con l'annessione di fatto ad Israele della Tomba di Rachele, e delle difficoltà di transito per i pellegrini.
A Gerusalemme, invece, secondo quanto racconta il quotidiano israeliano Maariv gruppi nazionalisti israeliani, usando il paravento di investitori stranieri, sono riusciti a comperare, ad un prezzo di diversi milioni di dollari, i due palazzi che ospitano gli alberghi Imperial e Petra, vicino alla porta di Giaffa, accanto al quartiere ebreo della città vecchia.