Nanga Parbat, talebani uccidono 11 scalatori. E gli sherpa ora rischiano tutto
di Kalpit Parajuli
Il commando islamico ha depredato e poi eliminato il gruppo. È il primo attacco mai avvenuto contro un gruppo di alpinisti. Tre vittime erano cinesi e Pechino chiede di proteggere i suoi cittadini residenti in Pakistan. Gli sherpa (guide) del Nepal: “A rischio la nostra vita e il nostro lavoro”.

Kathmandu (AsiaNews) - In un attacco senza precedenti, ieri sera un commando di talebani ha aperto il fuoco e ucciso 11 alpinisti stranieri, impegnati nella scalata al Nanga Parbat, la seconda montagna più alta del Pakistan. Tra le vittime c'è anche uno sherpa nepalese, di nome Sona Sherpa, originario del distretto di Solukhumbu. Le altre persone che hanno perso la vita sono cinque ucraini, tre cinesi, un sino-americano e un lettone. Nell'attacco sono rimasti feriti altri scalatori e otto sherpa nepalesi.

Secondo le prime ricostruzioni, il commando ha bloccato gli scalatori e chiesto loro di consegnare tutti i soldi che avevano. Una volta presi, i ribelli hanno aperto il fuoco e ucciso il gruppo. I sopravvissuti si sono salvati perché non erano nel campo visivo dei talebani.

Immediate le reazioni da parte dei Paesi coinvolti. La Cina ha condannato l'attacco e chiesto alle autorità pakistane di trovare i colpevoli e proteggere i cittadini cinesi che vivono nel Paese. Nisar Ali Khan, ministro degli Interni del neoeletto governo pakistano, ha definito l'aggressione "un attacco non solo contro dei cittadini stranieri, ma contro il Pakistan, che vive in uno Stato di guerra".

La spedizione era stata organizzata dalla Seven Summit Treks, agenzia di viaggi ed escursioni con base a Kathmandu. E proprio il Nepal sente di essere il Paese più colpito da questo attacco. "Quanto avvenuto sul Nanga Parbat - afferma Tali Sherpa, famosa guida nepalese - mette a rischio la nostra vita e il nostro lavoro. Centinaia di sherpa nepalesi  dovranno ripensare il loro lavoro, ora che i militanti islamici hanno deciso di attaccarci".

In Nepal quello dello sherpa è uno dei mestieri più diffusi e migliaia di famiglie dipendono dai guadagni legati a spedizioni come quella del Nanga Parbat. Alta 8.126 metri, la montagna è la seconda cima più alta del Pakistan e la nona al mondo. Essa si trova nella catena dell'Himalaya, che si snoda lungo il confine tra Pakistan, Cina e Nepal.