Più della metà dei mongoli affida ad Elbergordj il secondo mandato
Al governo dal 2009 e guida della crescita economica della Mongolia, Elbergordji vince la tornata elettorale. Continuare la lotta alla corruzione e coordinare lo sviluppo economico sono i primi punti della sua agenda.

Ulan Bator (AsiaNews/Agenzie) - Elbergdorj Tsakhia si conferma presidente della Mongolia con il 50.2% dei voti. Al termine di una campagna elettorale dominata dal dibattito sulla corruzione e sulla gestione delle risorse, il presidente uscente, in carica dal 2009, ha superato di quasi del 9% il secondo candidato. Tutti i voti sono stati contati, ma il risultato non sarà confermato finché le schede non arriveranno nella capitale.

Il leader del Partito popolare, d'opposizione, Baterden Badamaanyambu, idolo del wrestling mongolo laureatosi in giurisprudenza, ha totalizzato infatti il 41.5% dei voti; seguito dalla dottoressa Udval Natsag, già ministro della Salute, con l'8%.

Elbergordj, che può contare sull'appoggio della classe media, si è laureato ad Harvard ed è stato protagonista della rivoluzione pacifica che nel 1990 segnò la fine della leadership comunista. Nel corso del suo primo mandato, ha promosso una dura lotta alla corruzione, stimolando al contempo gli investimenti stranieri. Nel 2012, la Mongolia ha conosciuto una fase espansione economica pari al 12%, grazie alla scoperta di ingenti risorse minerarie come carbone, rame e oro. La gestione di tali risorse, in un Paese in cui la maggior parte della popolazione vive sotto la soglia di povertà, rappresenta uno dei principali obiettivi del governo riconfermato. "Utilizzeremo il tempo che ci resta per sradicare la corruzione e promuovere uno sviluppo concreto" ha dichiarato Il Primo ministro Altankhuyag Norov, anche presidente del Partito democratico di Elbergordji.