Bangladesh, centinaia di operai tessili avvelenati dall’acqua della fabbrica
di Sumon Corraya
Solo oggi 200 dipendenti della Rose Dresses Ltd sono stati ricoverati per intossicazione e avvelenamento, ma da giugno oltre 600 persone hanno manifestato vomito, crampi e svenimenti.

Dhaka (AsiaNews) - Più di 200 operai tessili ad Ashulia, cintura industriale vicino a Dhaka, sono stati ricoverati questa mattina per avvelenamento. Le persone lavorano tutte per la stessa fabbrica, la Rose Dresses Ltd., che conta oltre 6mila dipendenti. Gli operai si sarebbero sentiti male dopo aver bevuto l'acqua che sgorga dai rubinetti dell'edificio, appena un'ora dopo il loro arrivo.

La polizia ha ordinato la sospensione delle attività: quello di oggi infatti è il terzo caso di avvelenamento avvenuto dall'inizio di giugno nella fabbrica. Il 5 giugno scorso 600 persone hanno accusato vomito, crampi e svenimenti poco dopo aver bevuto l'acqua. Il 28 giugno altre 250 dipendenti si sono sentiti male.

In un primo momento, il governo ha accusato gli operai di essere vittime di una malattia psicogena di massa. Tuttavia, i medici che li hanno visitati hanno confermato che si tratta di avvelenamento.

Dopo la Cina, il Bangladesh è il secondo esportatore di vestiti al mondo e l'industria tessile rappresenta oltre il 10% del Pil nazionale. Ma gli operai vengono trattati alla stregua di schiavi: nessuna misura di sicurezza, condizioni igieniche scarse e stipendi di appena 40 dollari al mese per turni giornalieri di almeno 12 ore.