Pechino, tornano i processi politici nelle università: docente rischia l’espulsione
Il corpo insegnanti della prestigiosa Peking University deve votare la cacciata di Xia Yelang, economista noto per le sue posizioni liberali e democratiche che ha criticato il “chinese dream” di Xi Jinping. Al momento negli Usa, l’insegnante vuole tornare a casa per “aiutare la costruzione di una società civile in Cina”.

Pechino (AsiaNews) - Il corpo docenti della Peking University - l'ateneo più rinomato e liberale di tutta la Cina - dovrà votare l'espulsione del professor Xia Yeliang (v. foto), economista noto per le sue critiche al "chinese dream" del presidente Xi Jinping. È dai tempi di Mao, denuncia lo stesso insegnante, che non si verifica un processo sommario con voto finale per colpire la libertà di espressione all'interno delle università nazionali.

Xia ha confermato l'indiscrezione, circolata online, attraverso il South China Morning Post: "Mi hanno detto che sarò giudicato per le cose che ho detto e scritto. Mi avevano già minacciato prima di ora, ma è la prima volta che voteranno per un'espulsione". Negli ultimi anni Xia si è guadagnato la fama di "democratico": amico di Liu Xiaobo, il dissidente Nobel per la Pace in carcere per la sua "Carta '08", l'accademico ha firmato l'appello a favore della libertà di opinione e per la democrazia in Cina.

Nel 2009 Xia ha scritto una lettera aperta indirizzata a Liu Yunshan - che fino al 2012 ha guidato il Dipartimento di Propaganda del Partito comunista - per chiedere la fine della censura. Nel 2011, durante le prime rivolte della Primavera araba, è stato messo agli arresti domiciliari per impedirgli di parlare alla popolazione.

Più di recente è arrivato a scrivere commenti critici online persino sul "chinese dream", il "sogno cinese" divenuto lo slogan ufficiale del presidente Xi Jinping. Per questo i suoi account sono stati chiusi in maniera ripetuta: "In un commento ho scritto che questo slogan è contrario alla nostra Costituzione e al concetto di umanità".

Al momento il docente si trova in California, dove è "associato" presso la prestigiosa Stanford University. Tuttavia progetta di tornare a casa entro la fine di agosto: "Ho l'opportunità di rimanere negli Stati Uniti, ma voglio continuare a insegnare in Cina. Spero che i miei alunni divengano utili per la creazione di una società civile nel Paese: voglio essere lì per aiutarli. Combatterò contro l'espulsione".