Corea del Nord "nel panico” per l’arrivo delle piogge
Le province settentrionali sono terrorizzate dall’inizio della stagione piovosa, che provoca danni enormi e vittime umane. Il governo spende per l’esercito ma non per le infrastrutture. Lo scorso anno le alluvioni hanno causato almeno mille morti, anche se è impossibile confermare i dati che vengono da uno dei Paesi più chiusi al mondo.

Seoul (AsiaNews) - Come ogni anno, la stagione delle piogge rischia di divenire un disastro per la popolazione nordcoreana. Il governo, infatti, anche questa volta non ha stanziato i fondi per riparare i danni alle infrastrutture causati dai tifoni dello scorso anno e gli abitanti della provincia di Yangkang temono una nuova strage. Lo rivelano diverse fonti al DailyNK, che monitora da vicino la situazione nel Paese.

L'Agenzia di stampa ufficiale del regime di Pyongyang ha annunciato che le piogge "cadono su buona parte del Paese" e hanno annunciato "il sicuro intervento dei Dipartimenti competenti". Ma la gente la pensa in maniera diversa: molte fonti, soprattutto nella parte settentrionale della penisola, spiegano di aver costruito "difese di fango e mattoni" che tuttavia "non resisteranno all'acqua, se dovesse cadere come lo scorso anno".

Il governo della Corea del Nord ha una politica di spesa pubblica al limite dell'assurdo. Per mantenere il proprio status di potenza atomica, infatti, i dirigenti stalinisti spendono milioni di dollari ogni anno solo per l'esercito: l'emergenza alimentare e la prevenzione dai disastri naturali in pratica non vengono contemplati.

Una fonte racconta: "Quelli che vivono nei pressi di Hyesan sono stati messi in ginocchio dalle piogge dello scorso anno, ora temono di venire inondati un'altra volta. Nonostante le numerose vittime dello scorso anno [fonti non confermate parlano di almeno mille decessi dovuti alle piogge nda], il governo non fa nulla e la popolazione non ha i mezzi per difendersi da sola. È una situazione terribile".