Kaesong, ripartono i colloqui "distensivi" fra Seoul e Pyongyang
Il complesso industriale intercoreano è stato chiuso dal regime stalinista del Nord lo scorso aprile. Ora la disperata situazione economica costringe il Paese a tornare al tavolo delle trattative. La “Casa Blu” chiarisce: “Devono prendersi le loro responsabilità se vogliono normalizzare i rapporti”.

Seoul (AsiaNews/Agenzie) - Dopo tre mesi e mezzo di stallo, il governo della Corea del Nord ha ripreso i colloqui con il Sud per "normalizzare" la situazione di Kaesong, il complesso industriale intercoreano chiuso di imperio dal regime lo scorso aprile dopo un mese di altissima tensione militare. Il regime dei Kim spera di far ripartire il prima possibile i lavori, che danno occupazione e salario a 53mila persone.

Sun Ho, capo delegazione di Seoul, ha portato con sé circa 100 persone nell'area. I colloqui sono partiti in mattinata e dureranno "il tempo necessario" per trovare un accordo condiviso. Un funzionario del ministero dell'Unificazione spiega: "Abbiamo fatto il primo passo, ma è chiaro che la parte difficile inizia ora". La Casa Blu - sede del governo di Seoul - ha sottolineato che Pyongyang "deve assumersi le proprie responsabilità". Il punto principale da chiarire è l'operatività dell'area, dove sono impegnate circa 120 industrie del Sud.

Sun Ho, dopo aver annunciato la ripresa dei colloqui, ha aggiunto: "Vogliamo assicurazioni sul fatto che non ci saranno più azioni unilaterali che mettano a rischio il lavoro di Kaesong. Abbiamo già subito danni considerevoli e non ne vogliamo altri". Da parte sua il capo-delegazione del Nord, Park Chol-su, ha concluso: "Spero che i lavori ripartano presto. Sta piovendo moltissimo e sono preoccupato per le forniture e i materiali presenti nelle fabbriche".