Padang (AsiaNews) - Favorire l'incontro e l'integrazione tra fedeli all'interno di una diocesi dispersiva e frammentaria. È questo lo scopo del seminario organizzato il 6 e il 7 luglio dal vescovo di Padang, mons. Martinus Dogma Situmorang, "L'obiettivo dell'iniziativa - spiega ad AsiaNews p. Alex I. Suwandi, responsabile della fondazione diocesana Prayoga Educational - è incentivare la crescita spirituale dei fedeli, nella chiesa e nella società".
Con un'estensione pari a tre volte Java, ma una densità di popolazione molto inferiore, l'isola di Sumatra patisce la mancanza di un adeguato sistema d'infrastrutture e comunicazioni. Mentre Jiava, la più sviluppata tra le isole indonesiane, è suddivisa in 3 province e 7 diocesi, Sumatra deve infatti far fronte ad un territorio molto più vasto e selvaggio. La diocesi di Padang, capoluogo della provincia occidentale, raccoglie ad esempio anche alcune parrocchie delle province di Rau e Jambi, deve amministrare un territorio che va ben oltre le proporzioni della provincia. Alcuni cattolici originari delle isole Mentawai, Dumai, Duri e Pekanbaru hanno dovuto compiere un viaggio di circa 30 ore per giungere all'incontro di Padang.
L'evento, al quale hanno partecipato 4 preti e 36 laici, si è svolto in una casa di proprietà della diocesi nella periferia di Padang. "Sono stati due giorni molto stimolanti - ha raccontato p. Alex Suwandi - un'occasione unica per infondere le stesse motivazioni a centinaia di insegnanti che lavorano in ogni villaggio del Paese". "L'esperienza di questo seminario dovrebbe essere riportata tra gli insegnanti di ogni diocesi - ha aggiunto uno dei partecipanti proveniente dalla parrocchia di Air Molek - perché solo chi insegna può portare ad un reale cambiamento nella società".
La settimana precedente all'incontro del 6 e del 7 luglio, un'iniziativa analoga è stata promossa sull'isola di Giava nella diocesi di Bogor. Suor Anne Marie SFS, della Commissione di Genere presso la Conferenza episcopale indonesiana, ha raccontato ad AsiaNews che l'evento è stato accolto con entusiasmo da tutti i 40 partecipanti, soprattutto donne e insegnanti.